A Lewis Hamilton serve una reazione immediata. Il campione del mondo si presenta a Shanghai deciso a svoltare dopo la falsa partenza, o più esattamente le false partenze rimediate in Australia e Bahrain. Due scatti al ralenti che hanno mandato in fumo altrettante pole position, figlie di una velocità assoluta che, ad ogni modo, non è mai venuta meno.
E’ proprio questo aspetto a rasserenare l’inglese in vista del terzo round. “La gente continua a chiedersi se per caso sono preoccupato, se il mio è un periodo negativo. - ha commentato Lewis - In realtà sono tranquillo. Adesso viene un GP che mi ha portato spesso bene, con cinque pole e quattro vittorie, quindi confido possa rappresentare un punto di svolta”.
Quattro successi in terra cinese (2008, 2011, 2014, 2015), di cui due colti nell’ultimo biennio. Proseguire la serie è l’ovvio disegno dell’iridato, con un duplice obiettivo: spezzare il filotto di 5 vittorie di Rosberg, a cavallo tra due stagioni, e rifarsi sotto in classifica, riducendo i 17 punti di gap già rimediati dal compagno di squadra.
“Ammetto che non è stato un inizio di campionato ideale, ma sono riuscito comunque a salire due volte sul podio nonostante gare complicate. Non c’è una cosa particolare da correggere, lavoriamo bene e psicologicamente mi sento al meglio, niente può scalfirmi. Il campionato è lungo, lavorerò duramente per recuperare”.
Questione di classifica, certo, ma anche di ribadire nel box il proprio status di prima punta. Perché dopo due Mondiali vinti dall’inglese, in fondo non dispiacerebbe all’anima teutonica del team veder trionfare l’altro, per diverse ragioni. Oltre quelle ovvie di campanilismo, vincere con entrambi i piloti significherebbe certificare la supremazia del mezzo sull’uomo, consacrando il team oltre le (indubbie) qualità dei suoi portacolori.
Inoltre, Nico è ambasciatore ideale del brand Mercedes, prototipo dell’aziendalista rigoroso, ragazzo sobrio e misurato, insomma l’esatto opposto dell’anarchico Hamilton. Rosberg nuovamente vincitore in Cina acquisirebbe ancor più fiducia in se stesso e credito in seno al team, tanto da diventare scomodo come mai prima, rischio che Lewis non intende correre.
La Mercedes resterà comunque la squadra da battere e Paddy Lowe non nasconde le ambizioni del team: “Tradizionalmente è una delle piste dove andiamo forte, con quattro pole position e tre vittorie nelle ultime quattro gare. - le parole del direttore tecnico - Non vediamo l’ora di iniziare un’altra battaglia con la Ferrari. Quello cinese è un tracciato completamente diverso da quello Melbourne e di Sakhir per quel che concerne l’usura gomme. Tuttavia, avremo gli stessi tre composti disponibili (supersoft, soft, medium, ndr)”.
Occhi ben aperti sulle temperature, che a Shanghai possono essere imprevedibili. “Bisogna monitorare le condizioni atmosferiche. - ha proseguito Lowe - Potrebbe fare abbastanza caldo. Ma può esserci anche freddo come in Belgio. Tutto questo può incidere sulla messa a punto e sul lavoro da apportare sulle monoposto. Sarà un fine settimana impegnativo”.