Il braccio di ferro tra i team e la FIA è finito, con quest’ultima costretta a cedere: il vecchio format delle qualifiche sarà ripristinato già a partire dal Gran Premio della Cina e sostituirà quello nuovo, rivelatosi fallimentare.
Dopo la riunione tenutasi in Bahrain, a cui non si era arrivati ad un accordo mantenendo così il nuovo format, i team si sono uniti contro la Federazione e Bernie Ecclestone con una lettera in cui si esprimeva chiaramente il desiderio di tornare alle vecchie qualifiche. Se in un primo momento il patron della Formula 1 è stato irremovibile, rispondendo anche piuttosto duramente alle critiche mosse, oggi ha fatto un passo indietro. A partire dal Gran Premio della Cina infatti tornerà in vigore il format presente fino allo scorso anno, con Q1, Q2 e Q3 di 18, 15 e 12 minuti rispettivamente. Sul circuito di Shanghai assisteremo dunque alla lotta per la pole position a cui eravamo abituati.
Il nuovo format aveva raccolto consensi quando era stato presentato in occasione dei test al Montmeló, ma già dall’Australia, primo appuntamento stagionale, si era rivelato un fallimento. Tante le protese da parte di team, piloti ed appassionati, che non hanno apprezzato il sistema shoot-out. Il ritorno al 2015 è apparsa dunque come l’unica alternativa possibile alla non riuscita novità. Inizia ora il processo di realizzazione effettivo del cambio con lo Strategy Group e la F1 Commission, che voteranno, in modo tale da aver già tutto pronto in vista del Gran Premio della Cina, in programma la settimana prossima.