Implacabile nel siglare la pole position, altrettanto nel disperderla dopo pochi metri: questo è il Lewis Hamilton formato 2016. Almeno per ora. In qualifica, il campione del mondo in carica mostra di non avere eguali nel saper incidere al momento topico, un po’ come Ayrton Senna, grazie a quel killer instinct insito nel dna del fuoriclasse capace di fulminare gli altri all’ultimo tuffo dopo esser stato nell’ombra per l’intera sequenza di prove. 

E quando il più sembra fatto… due partenze a rilento. In Australia e in Bahrain. Bruciato da Rosberg e succhiato pure dai primi inseguitori, complici due contatti alla prima curva che, con maggiore prontezza al via, avrebbero potuto essere evitati. 

Non ho fatto una buona partenza oggi, anche se in realtà non era così male come l’ultima. - ha commentato serafico l’inglese - Erano situazioni completamente differenti, entrambe spiacevoli, ma questa probabilmente di più! A Melbourne ho avuto un sacco di slittamento delle ruote, ma questa volta semplicemente non sono scattato così come avrei dovuto, ed è stata colpa mia. L’altra volta no, ma questa sì”. 

Colpe a parte, Hamilton ha vissuto due “prime curve” dalla dinamica simile, se non altro in termini di posizioni cedute. Largo in Australia nel tentativo di resistere a Rosberg, e scivolato al sesto posto dietro Verstappen e Massa, Lewis ha fatto anche peggio in Bahrain, costretto a riprendere dalla settima posizione dopo lo speronamento di Bottas

Se parti dalla pole e vai indietro, diventa rapidamente un effetto domino: diventa molto facile andarsi a toccare con qualcuno e, purtroppo, è quello che è successo alla prima curva. Ciò nonostante, sono riuscito a risalire e ad ottenere almeno alcuni punti, così ancora una volta è stato bello limitare i danni”.

Rimonta che, come in Australia, gli ha permesso di contenere il gap in classifica da Rosberg entro termini accettabili (33 punti contro i 50 "pieni" di Nico), malgrado la sua W07 Hybrid fosse uscita malconcia dallo scontro con Bottas. Urto che lo ha spinto a tentare il jolly, montando le medie nel secondo stint per beffare Raikkonen nella parte finale. Ma il finlandese gli è rimasto davanti.

Tuttavia, Lewis vede il bicchiere mezzo pieno. “Avrei potuto facilmente non finire la gara, quindi sono contento di non aver perso ancor più punti alla fine. Ho provato anche a cambiare la strategia gomme a metà gara, ma avevo così tanti danni sulla vettura da non riuscire a tenere il passo con Kimi".

"Il posteriore andava ovunque e ho lottato duramente facendo tutto quello che potevo, ma non è stato abbastanza per prenderlo, quindi alla fine ho dovuto salvare solo le gomme in caso di safety car. Ora devo aspettare fino alla Cina per la prossima gara: è una pista che è stata favorevole a me per molti anni, quindi speriamo che le cose andranno un po’ meglio”, ha concluso Hamilton.