Tutto come prima, verrebbe da dire. Mercedes comanda, Ferrari insegue più o meno con lo stesso gap di fine 2015, tutti gli altri dietro. Lewis Hamilton regola autorevolmente il compagno Rosberg e torna padrone in qualifica, zittendo i critici una volta per tutte: mondanità a parte, quando conta lui è lì, davanti a tutti. La 50° pole in carriera è il suo personale messaggio: il re è tornato.
Il suo crono: 1’23”837, 2.5" tolti alla pole dello scorso anno, quasi 4 decimi rifilati a Nico, 8 a Vettel, terzo ma più lontano del previsto. Male. La Rossa piazza Raikkonen al quarto posto e risparmia un set di gomme soft per la gara rinunciando all’ultimo tentativo ma il divario è ancora troppo ampio, quantomeno sul giro secco, per minacciare davvero i missili d’argento.
Un flop le qualifiche shoot-out: il nuovo format ‘a tagli progressivi’ non ha mietuto vittime illustri, fatta salva l’eliminazione di Kvyat in Q1, ma non ha neanche entusiasmato. Specie nella parte finale quando tutti i rimasti, eccetto le Mercedes, hanno tagliato il secondo run per tenersi gomme fresche in gara. Così, la lotta per la pole si è ridotta a una faccenda interna al team di Brackley, con la pista semi deserta e l'ennesima figuraccia per la F1. Urge un ritorno al recente passato, quantomeno per la Q3, speriamo già dal Bahrein.
Splendida la Toro Rosso, prima delle inseguitrici e capace di piazzare entrambe le monoposto in Q3. Quinto Verstappen, settimo Sainz: non poteva esserci inizio migliore per la STR11 motorizzata Ferrari e guidata da due talenti di sicuro avvenire, divisi in griglia solo dalla Williams di Massa.
Per il resto la “coda come al supermercato” evocata da Arrivabene si è palesata solo all’inizio: tutti subito in pista su gomme Supersoft per sparare il tempo, molta frenesia e qualche innocua sbavatura. Non di Hamilton, sempre impeccabile e autore del miglior crono in tutti e tre le fasi.
In Q1 prevedibilmente fuori (in ordine di eliminazione) le due Manor di Wehrlein e Haryanto, le Haas di Gutierrez e Grosjean, Kvyat (Red Bull) e le Sauber di Nasr e Ericsson.
In Q2 fuori le Renault di Magnussen e Palmer, le Mclaren-Honda di Button e Alonso, Bottas, e le Force India di Hulkenberg e Perez.
In Q3 tagliati a intervalli di 90” Ricciardo, Sainz, Massa, Verstappen, Raikkonen e Vettel, tutti su un solo tentativo. Rosberg ha tentato il secondo assalto ma non è riuscito a soffiare la pole al compagno, capace poi di migliorarsi proprio sotto la bandiera a scacchi.
Qualifying AUSTRALIA
POS. NO. DRIVER TEAM TIME LAPS
1 44 LEWIS HAMILTON MERCEDES 1:23.837 14
2 6 NICO ROSBERG MERCEDES 1:24.197 13
3 5 SEBASTIAN VETTEL FERRARI 1:24.675 14
4 7 KIMI RÄIKKÖNEN FERRARI 1:25.033 13
5 33 MAX VERSTAPPEN TORO ROSSO 1:25.434 12
6 19 FELIPE MASSA WILLIAMS 1:25.458 12
7 55 CARLOS SAINZ TORO ROSSO 1:25.582 14
8 3 DANIEL RICCIARDO RED BULL RACING 1:25.589 15
9 11 SERGIO PEREZ FORCE INDIA 1:25.753 12
10 27 NICO HULKENBERG FORCE INDIA 1:25.865 14
11 77 VALTTERI BOTTAS WILLIAMS 1:25.961 9
12 14 FERNANDO ALONSO MCLAREN 1:26.125 9
13 22 JENSON BUTTON MCLAREN 1:26.304 9
14 30 JOLYON PALMER RENAULT 1:27.601 12
15 20 KEVIN MAGNUSSEN RENAULT 1:27.742 11
16 9 MARCUS ERICSSON SAUBER 1:27.435 9
17 12 FELIPE NASR SAUBER 1:27.958 7
18 26 DANIIL KVYAT RED BULL RACING 1:28.006 5
19 8 ROMAIN GROSJEAN HAAS 1:28.322 6
20 21 ESTEBAN GUTIERREZ HAAS 1:29.606 6
21 88 RIO HARYANTO MANOR 1:29.627 3
22 94 PASCAL WEHRLEIN MANOR 1:29.642 3
Nota - Haryanto retrocesso di tre posizioni in griglia per aver tamponato Grosjean in pitlane nel corso delle FP3.
Q1 107% tempo limite - 1:31.325