Un anno fa Max Verstappen era sulla bocca di tutti: non ancora diciottenne (e patentato!) si apprestava a esordire in F1 fissando il record assoluto di precocità. Il suo ingresso nel Circus fu accolto con un misto di curiosità e scetticismo, tra chi lo riteneva già pronto per correre a dispetto dell’età e della poca esperienza maturata e chi invece intravedeva nel suo ingaggio un rischio per sé e per gli altri piloti.
Dodici mesi dopo l’enfant prodige ha zittito i critici dimostrando di poter stare eccome in F1. Non solo: Max ha evidenziato le stimmate del campione guidando senza timori reverenziali verso i colleghi più esperti, a cominciare dal compagno di squadra Sainz, battuto e staccato di ben 31 punti.
L’olandesino volante ha concluso l’annata con un bilancio di tutto rispetto: 12° in graduatoria con due quarti posti colti in Ungheria e Usa come migliori parziali e un solo vero errore, il testacoda nelle fasi iniziali del GP di Silverstone costatogli il ritiro.
Adesso si riparte e, differentemente dal 2015, i circuiti non saranno più un’incognita. Tra questi l’Albert Park di Melbourne, semi-cittadino su cui Verstappen visse un debutto agrodolce, tradito da un’avaria al propulsore mentre viaggiava in orbita punti. Un finale amaro che in ogni caso non ha inficiato i ricordi di Max.
“Il weekend del GP d’Australia dello scorso anno fu speciale per me, ero così eccitato all’idea di prendere parte alla mia prima gara di Formula 1! - ha dichiarato l'olandese – Una delle sezioni più belle della pista, secondo me, è la curva 1: arrivi piuttosto veloce e devi frenare in una zona sconnessa. Ricordo che fare correttamente quella staccata era un po’ difficile”.
Fisiologici impacci iniziali che, tuttavia, non gli impedirono di cogliere le bellezze prospicienti la pista. “Un’altra cosa che ricordo bene - ha proseguito - è che a metà giro, arrivando alla curva 10, vedi un sacco di appassionati seduti sul prato e, nello stesso punto, puoi scorgere una bellissima veduta della città".
"L’ultimo tratto della pista ha una bella combinazione di curve, anche se di quel punto non conservo un buon ricordo, dato che lì è dove mi sono dovuto ritirare… stare in zona punti nella tua prima gara in F1 ed essere poi costretto al ritiro è sempre una cosa difficile da digerire! Nel complesso, comunque, quella di Melbourne è una pista divertente e non vedo l’ora di tornarci!”.