Halo atto secondo. Il dispositivo di sicurezza per la testa dei piloti ha concesso il bis in pista, ancora una volta in bella mostra sulla Ferrari SF16-H. Stavolta è toccato a Vettel ‘sfoggiarlo’, raccogliendo il testimone dal compagno di squadra che lo aveva tenuto a battesimo nella mattinata di ieri.
Sono molti anni che si parla di un sistema in grado di schermare maggiormente il casco del pilota. Tuttavia, la sua introduzione è stata accelerata solo dal 2009 dopo la morte di Henry Surtees, colpito al capo da una gomma volante in una gara di Formula 2. Da allora lo studio di sistemi ad hoc è stato fortemente sostenuto dalla GPDA in accordo con la FIA.
Sono fiorite diverse proposte tra le quali, appunto, Halo, soluzione di scuola Mercedes che ha riscosso i maggiori consensi. Ciò nonostante, pare che il fronte interno dell’associazione piloti - la stessa che ne ha promosso l’adozione già dal prossimo anno per bocca di Alex Wurz - sia tutt’altro che unito, a riprova di una coesione ancora labile.
Nico Hulkenberg è andato giù secco. Per il tedesco “trasmette un messaggio sbagliato, la Formula 1 oggi è molto sicura. Alla vista è orribile, non mi piace ed è una di quelle cose che non vorrei vedere”.
Al giudizio estetico, il portacolori della Force India ha poi aggiunto una riflessione di più ampio respiro: “Non si può sterilizzare lo sport, serve ci sia un elemento di pericolo, per certi versi è anche affascinante ed è quel che serve alla Formula 1. Gli standard di sicurezza sono elevati, sono felice di accettare i rischi e continuare a correre come facciamo oggi”.
Anche Lewis Hamilton si è schierato tra i conservatori, sostenendo che si tratti della “modifica più brutta nella storia della Formula 1. Apprezzo la continua ricerca della sicurezza, ma questa è la Formula 1 e com’è adesso va assolutamente bene”.
Sul fronte opposto, invece, Felipe Massa e Nico Rosberg. “La sicurezza è la cosa più importante e sono totalmente d’accordo con l’Halo o i cockpit chiusi o quel che sarà. - ha spiegato il brasiliano - Sono d’accordo con queste modifiche. Ma non si presenta certo con un bel look, vedremo come sarà, se va bene per la sicurezza è ok”.
Concetti condivisi da Rosberg: “Credo sia un enorme passo avanti nella sicurezza, avrebbe salvato molte vite negli incidenti degli anni scorsi. E’ un passo necessario. D’accordo, visivamente non si può dire sia bello come oggi, ma da certe angolazioni, frontalmente, la macchina di Kimi non era male. Con un po’ di lavoro può diventare anche bello”.