Ferrari chiama, Mercedes risponde. Se la prima sessione di test - in verità poco indicativa sul fronte cronometrico - si era chiusa nel segno del Cavallino, la seconda apre col primo squillo della Stella a tre punte; un saggio preliminare delle qualità della W07 Hybrid.
Nico Rosberg ha messo lì 1’23”022: due decimi più lento del miglior crono di Vettel fatto segnare nella prima sessione, se non fosse che il ferrarista lo ottenne su ultrasoft. Nico, invece, era (solo) su soft, e sarebbe potuto scendere se non avesse alzato il piede al secondo tentativo dopo un primo intermedio da record. A parità di mescola (soft), Rosberg è stato più rapido di 7 decimi, anche se non ci è dato conoscere i carichi di benzina.
Oltre il primo colpetto al cronometro, sempre tanta sostanza. La nuova Freccia d’argento si è confermata un rullo: 172 giri mulinati senza colpo ferire dai piloti, che si sono alternati in abitacolo e così faranno per i restanti giorni. Hamilton, che ha ereditato il volante nel pomeriggio, si è dedicato esclusivamente a long run, simulando anche un intero gp con stint su gomme medie di oltre 30 giri e un passo costantemente attorno all’1’26”-1’27”.
Analogo il ritmo tenuto da Kimi Raikkonen, sempre su gomme medie alla verifica del passo: quarto tempo finale in 1’24"836, a 1"814 da Rosberg. Il finlandese ha iniziato la giornata effettuando test aerodinamici, con la SF16-H dotata di enormi rastrelli dietro alle ruote posteriori, mentre nel pomeriggio è stato costretto ai box per quasi due ore a causa di un guasto al cambio, rimasto bloccato in ottava marcia sul rettilineo di arrivo.
Un problema che fa il paio col guasto alla pompa di benzina sulla Haas-Ferrari di Gutierrez: la seconda rottura identica avvenuta su una power unit di Maranello nel corso dei test invernali di Barcellona. Un piccolo campanello d'allarme per il Cavallino.
L’unico ad avvicinarsi a Rosberg è stato Valtteri Bottas. Il finlandese ha spinto la sua FW38 per 123 giri installandosi a 0.202” dalla vetta, ma su mescola supersoft. Terzo posto per Fernando Alonso al volante di una McLaren evoluta nelle forme e non più aderenti alla filosofia ‘zero-concept’: la MP4-31 ha difatti esibito un retrotreno più ampio per accogliere la nuova specifica di motore dotata di turbo a dimensione maggiorata.
Alle spalle di Raikkonen si è piazzato Daniil Kvyat, sesto assoluto su gomme soft. Il russo, tuttavia, ha vissuto una mattinata tribolata, a lungo fermo per un problema ai freni che ha costretto la RB12 a tornare in pit lane avvolta da una coltre di fumo.
Max Verstappen, settimo a 2.1”, si è laureato stacanovista di giornata percorrendo ben 144 giri al volante della sua Toro Rosso. Sulla STR11 di James Key hanno debuttato la livrea 2016 definitiva e soluzioni aerodinamiche raffinate: prese d'aria dei freni anteriori a palpebra e mozzo forato anteriore, slot aggiuntivi collocati sulla zona a coltello davanti alla ruota posteriore, un inedito monkey seat composto da tre piccoli flap legati da paratie laterali con i soffiaggi orizzontali aperti. Uno sforzo progettuale che va a completare un pacchetto complessivo di assoluto valore.
Fiocco rosa, infine, in casa Sauber. La scuderia di Hinwil ha fatto esordire la nuova C35 dopo aver disputato la prima sessione di test con la monoposto 2015: Felipe Nasr ha concluso nono oltrepassando la soglia dei 100 giri, un buon inizio.
Appuntamento a domani, dalle 9 alle 18, per il 'day 2' della seconda sessione di test a Barcellona.