Sergio Marchionne tra F1 e auto stradali. Mentre la SF16-H gira al Catalunya per la seconda tranche di test in calendario, il presidente della Ferrari torna a parlare da Ginevra dove è in corso l’86° edizione del Salone dell’Auto. 

Il pensiero è subito corso alla nuova Rossa, investita di grandi speranze e già capace di un buon avvio. “Per quanto riguarda il Gp d’Australia, i test visti a Barcellona sono incoraggianti. La macchina c’è. L’auto è competitiva, cresce bene e i piloti sono contenti. Abbiamo tantissimo lavoro da fare per affinare gli ultimi aspetti della monoposto”.

In attesa di scoprire, ovvio, il vero potenziale della Mercedes. D’ora in poi la W07 Hybrid aumenterà gradualmente il voltaggio per esplorare i limiti e un po’ di timore aleggia per la prima volta nelle parole di Marchionne, che tuttavia non è venuto meno alle ambizioni iniziali.

Ho la speranza di riuscire a riportare la Ferrari in prima fila già al primo Gp. Bisogna solo aspettare. - ha proseguito - Non mi fido di quelli della Mercedes, quando li vedo così tranquilli c’è da preoccuparsi. Bisognerà vedere come andranno in pista: lo scopriremo alle qualifiche del sabato a Melbourne. La cosa importante è che la Ferrari di adesso è estremamente competitiva, poi se andremo a vincere o meno lo vedremo”.

Tutt’altro approccio il n°1 del Cavallino ha riservato al nuovo format delle qualifiche ‘a tagli progressivi’, meccanismo che finora ha incontrato pochi consensi. Hamilton, Alonso, Massa… al partito degli scettici si aggiunge anche Marchionne. 

Io credo che il discorso di rivedere le qualifiche in F.1 abbia bisogno di molta più discussione di quanto abbiamo letto sui giornali. - ha commentato - Bisogna stare molto attenti a non capovolgere il sistema. Non sono sicuro che i suggerimenti che arrivano da Bernie siano accettabili dalla Ferrari. Bisognerà capirli meglio. E non credo ci sia l’appoggio di tutte le squadre alla proposta”.


Marchionne ha infine rivolto un doveroso accenno all’Alfa Romeo, presente a Ginevra per lanciare la gamma completa della nuova Giulia ma anche i restyling di Giulietta e Mito. Per consolidare il brand e sognare la F1, bilanci permettendo…

L’Alfa in F.1 sarebbe una grandissima cosa: prima, però, dobbiamo affermare il marchio, lanciare la Giulia e poi vedere come andare avanti. La Ferrari potrebbe fargli da spalla. Lo abbiamo fatto anche con Toro Rosso. Quello che si può fare lo facciamo. L’Alfa andrebbe bene in F.1, ma dobbiamo vedere se riusciamo a far quadrare i conti…”, ha concluso Marchionne.