Domani 1 marzo scatterà la seconda e ultima sessione di test a Barcellona prima dell’esordio australiano, una rifinitura lunga quattro giorni che farà maggior luce sui reali equilibri in pista. Nella ricorsa al titolo, l’Oscar della F1 che da troppo tempo manca alla teca del Cavallino, la Ferrari è a un bivio: vincere o restare incompiuta. Marchionne dixit: il piazzamento non basta, serve la consacrazione. Ora o mai più.
Se la Ferrari potrà essere la ‘Revenant’ del mondiale lo intuiremo presto: l’‘orso’ Mercedes - o, se volete, lo squalo in onore al nuovo muso - è in agguato per sbranarla. La W07 Hybrid scalpita, impaziente di svelare il suo vero volto e chissà quale potenziale tenga davvero in serbo. L’impressione, il timore è che sotto al cofano ribolla un vulcano pronto a incenerire i rivali, Ferrari inclusa, al momento di pestare sul gas.
L’ansia da stangata c’è, inutile fingere. Tuttavia, il team principal Maurizio Arrivabene resta flemmatico: “Aspettiamo i prossimi test e vediamo di cosa sono capaci. - ha dichiarato a La Stampa - Loro hanno il possesso palla, noi giochiamo in contropiede. ll nostro obiettivo è fare dei sani testa a testa. Siamo stati bocciati due anni fa, eravamo ripetenti lo scorso anno e adesso vogliamo essere promossi”.
L’esame Mercedes sarà durissimo da superare, così come l’ansia da prestazione indotta dai proclami di Marchionne. Il Presidente non ammette scusanti e ha preteso la leadership dai suoi uomini sin dalla prima gara a Melbourne.
“Come in tutte le aziende è il tuo capo che stabilisce gli obiettivi. - ha proseguito il manager bresciano - Il presidente ci ha messo a disposizione tutto quanto gli abbiamo chiesto, è giusto che ci si aspetti il meglio. Quello che conta è il risultato a fine novembre, ma è ovvio che cominciare bene ci darebbe una bella spinta”.
Ciò che non vedremo in Australia è il nuovo format delle qualifiche ‘a tagli progressivi’: il meccanismo, studiato per incrementare imprevedibilità e spettacolo, scatterà solo dal GP di Spagna (sabato 14 maggio) per ritardi nella scrittura del software di cronometraggio.
“Scopriremo subito se saranno un disastro o aumenteranno lo show. - ha commentato a riguardo Arrivabene - I team più deboli sono penalizzati, ma visto che c’è un margine di discussione si potrebbe modificare qualcosa. Di sicuro gli strateghi qualche mal di testa l’avranno”.
Infine un breve giudizio sulla SF16-H dopo la prima ondata di test. “Dai report di piloti e ingegneri è una buona monoposto. Ci manca il confronto con la Mercedes. Nei prossimi giorni di test vedremo a che punto sono gli avversari e capiremo cosa eventualmente dovremo fare”.