Più spettacolo, meno esasperazione tecnica. Ecco, secondo il responsabile motorsport della Pirelli, Paul Hembery, la ricetta per rendere il ‘prodotto Formula 1’ di nuovo vincente. Inutile, sostiene l’inglese, la corsa all’iper-complicazione di auto e regolamenti: meglio, piuttosto, agire in favore di una competizione più serrata, favorendo i duelli in pista.

Se ti trovi in pista o davanti alla tv, non riesci a percepire la velocità. - ha spiegato Hembery a Crash.net - Quel che vedi sono le battaglie e i sorpassi ed è ciò di cui ha bisogno la gente. Non credo che seguirebbero maggiormente lo sport perché giriamo 5 secondi più rapidi”.

Un appunto più o meno diretto allo Strategy Group della Fia, che ha già deliberato il regolamento 2017 allo scopo di rendere le vetture sensibilmente più rapide, con un incremento stimato nell’ordine dei 6-7 secondi a giro. Una variabile sensibile per i piloti, meno per gli spettatori che, secondo Hembery, non avvertirebbero neanche la differenza. Un’eventualità concreta, che l’uomo della Pirelli ha riassunto con una metafora calcistica.

Se vai a una partita non ti serve che Motson (telecronista inglese, ndr) ti dica che Messi sta facendo qualcosa di straordinario in campo: c’è il pubblico, stai seguendo la partita e capisci cosa accade”.

In altri termini: si deve fare in modo che l’azione in corsa prevalga sulle prestazioni assolute delle monoposto, e che le immagini sullo schermo parlino da sé.

Non è diverso in una gara. Se assisti a un sorpasso non ti serve il commentatore a raccontartelo. Abbassa il volume in tv e quelle sono le immagini che vedi. La gente va nei bar a seguire le partite di calcio e il volume è a zero, quel che segui in tv è ciò che ti porta a decidere se è avvincente o meno”.