Una monoposto di Formula 1 sulla neve? Difficile immaginare una combinazione più insolita. Eppure la Red Bull, che dell’estremo ha fatto il suo marchio di fabbrica, ci è riuscita. Pur con due giorni di ritardo sui piani iniziali, Max Verstappen si è esibito al volante di una RB7 versione demo sulla famigerata ‘Hahnenkamm’ di Kitzbühel, teatro della discesa libera di Coppa del Mondo.
Avvolto in una nuvola bianca a 1.700 metri s.l.m., l’olandese ha intrattenuto una folla di circa 3.500 spettatori percorrendo su e giù un settore di pista tracciato sul pendio austriaco: “E’ stato davvero speciale guidare non tanto sulla neve quanto sulla cima della montagna. - le parole di Max - Lo scenario era incredibile, mi è piaciuto molto e credo ancor più agli spettatori. Non avevo guidato alcuna auto su neve o ghiaccio, figurarsi una F1, è stato fantastico”.
Trasferita in quota da un elicottero, la RB7 è stata provvista di livrea inedita - tesa a promuovere il prossimo GP di Austria che si corre sul circuito di casa del Red Bull Ring -, set-up ad hoc e vistose catene per garantire il grip necessario sulla pista innevata. Una soluzione di ripiego, in realtà, imposta da una fitta nevicata e dall’imprevisto innalzamento delle temperature, che hanno impedito l’uso di speciali gomme chiodate studiate per l’occasione da Pirelli ma adatte a un terreno più ghiacciato.
“Era molto scivoloso, ovvio! - ha scherzato l’olandese - E in più eravamo sul versante della montagna, sul pendio, non volevo commettere errori. I ragazzi sono stati bravi a disegnare un tracciato percorribile, ma è stato comunque impegnativo. E perciò ancor più interessante”.