L’amicizia è merce rara in Formula 1. Così come è insolito che un pilota usi riguardo nei confronti di un rivale in una competizione tanto serrata, magari sul filo dei 300 km/h. Eppure Carlos Sainz Jr. ha ammesso di temperare la propria aggressività quando, in corsa, gli capita di trovarsi a tu per tu con Fernando Alonso.
Un’extra-cautela motivata dall’ossequio del giovane per il più affermato connazionale, e la riprova dell’autentica sintonia che unisce i due spagnoli terribili del circus. Un affetto reciproco, se è vero che poche settimane fa il campione di Oviedo aveva omaggiato Sainz eleggendolo ‘rookie of the year’ e, più in generale, miglior talento emergente degli ultimi anni.
“Devo ammettere che quando corro contro Alonso anche inconsapevolmente mi risparmio un po’, almeno un 2% – ha spiegato Carlos – E’ una cosa impercettibile, magari inconscia, ma per rispetto sto attento a leggere bene la situazione, scegliendo a volte di essere un po’ più prudente. Anche Fernando sa leggere benissimo la corsa, spesso quando sono arrivato alle sue spalle non ha opposto grande resistenza, conscio che il mio ritmo fosse superiore. In altre gare, dove aveva passo, abbiamo lottato alla pari”.
Più scettico, Sainz, sulle reali possibilità da parte di McLaren Honda di ben figurare nel 2016, considerate le difficoltà incontrate fino al termine della stagione, sia sul fronte della performance che dell’affidabilità.
“Obiettivamente ammetto di avere più di un dubbio sul rendimento della McLaren, è una cosa normale dopo aver visto come era messa nel 2015. Vediamo in Australia”.