Con l'esclamazione “Il GP di Monza è salvo!” si sta per chiudere una trattativa che andava avanti da parecchi mesi e che faceva temere l'esclusione della tappa italiana dal calendario della Formula 1. Così non sarà: il Senato ha approvato la legge di stabilità che di fatto dà il via libera all'Automobil Club d'Italia per lo stanziamento dei fondi utili ad organizzare il Gran Premio.
L'articolo 183 permette all'Aci di utilizzare gli utili per pagare Bernie Ecclestone, in modo da assicurare la sopravvivenza della gara italiana oltre il 2016. In sostanza, l'Aci contribuirà per circa due terzi della somma, mentre il resto verrà garantito dall'Ac Milano, guidato da Ivan Capelli.
“Ac Milano pensa di poter coprire circa 6,5 milioni di dollari, che è quanto raccoglie con la vendita dei biglietti, noi metteremo la differenza: circa 12,5 milioni. Un impegno finanziario notevole che ci costringerà anche a redigere un piano di risparmi”, spiega Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci.
Nelle prossime ore il presidente, che chiamerà Ecclestone per i consueti auguri natalizi, intende fissare un incontro per la prima metà di gennaio. “L’accordo con Bernie è in sostanza già stato trovato” aggiunge Sticchi Damiani, “dobbiamo solo mettere a fuoco alcuni dettagli e particolare non secondario, la durata del contratto. L’obiettivo è comunque siglare l’accordo, che verrà firmato da me e Capelli, entro la fine di gennaio”.
Nel frattempo però si è già aperta da qualche giorno la vendita dei biglietti per l'evento previsto il prossimo anno sul tracciato di Monza. Gli appassionati potranno acquistare ad un prezzo conveniente i ticket prato, gli accessi di sabato e domenica in tribune selezionate e infine gli abbonamenti tre giorni per la gara che si terrà nel primo weekend di settembre.
Tra le novità adottate quest'anno, degli sconti speciali per i bambini fino agli 11 anni compiuti. I prezzi proposti rimarranno invariati fino al 31 gennaio, un'occasione quindi per tutti i tifosi che desiderano vivere in diretta un evento così importante.