Sebastian Vettel oramai ci ha preso gusto. Non parliamo stavolta dei suoi exploit in pista quanto di quelli alla radio di bordo. Il tedesco, che già aveva inteso omaggiare il Belpaese intonando ‘L’Italiano’ di Toto Cotugno subito dopo il trionfo di Singapore, si è ripetuto al microfono dedicando al proprio ingegnere Riccardo ‘Ricky’ Adami il personale augurio di buon compleanno. Un’improvvisazione canora, andata in onda nel corso dell’out lap, che attesta la profonda, genuina sintonia instauratasi tra squadra e pilota, e un clima disteso da ultimo giorno di scuola.
In pista, invece, la musica non è cambiata. Come in FP1, è suonato l’assolo delle Mercedes, neanche a dirlo prima e seconda dopo un turno dominato in scioltezza su entrambi i tipi di mescola, nel giro secco come nel passo gara. Migliore prestazione per Nico Rosberg in 1’41”983, con un decimo abbondante sul compagno di marca Lewis Hamilton, multato di 700€ per eccesso di velocità in pitlane in FP1.
Impressiona il ritmo gara del tedesco, un’altra dimensione rispetto al resto del mondo (Hamilton compreso al momento), specie su gomme a mescola soft. Una superiorità rimarcata dal fatto che il team anglo-tedesco è parso ‘giocare’ con le mappe di sfruttamento della power unit per dosare il proprio potenziale.
Gli altri restano lontani, più di quanto i sei decimi rimediati da Perez, ottimo terzo, parrebbero raccontare. Gruppo staccato sì, ma compatto: 10 piloti, dal terzo al tredicesimo, sono compressi in un secondo, equilibrio che lascia presagire un’ultima gara molto serrata dietro agli alfieri Mercedes.
Alle spalle dei primi tre l’alternanza Red Bull - Ferrari, con Ricciardo a precedere nell’ordine Vettel, Kvyat e Raikkonen. Ferrari in progresso rispetto al primo turno di libere pur soffrendo ancora nel terzo settore, il più guidato, dove Sebastian e Kimi hanno accusato circa 4 decimi da Ricciardo a parità di mescola; competitivi in potenza – tanto da toccare punte di velocità vicine ai valori delle Mercedes - ma ancora alle prese con un bilanciamento non ottimale, carente in trazione e tendente al sovrasterzo.
Chiudono la top ten Hulkenberg, Alonso e Maldonado.
Appuntamento a domani, ore 11 italiane, per la terza sessione di prove libere.
Practice 2 ABU DHABI
POS. NO. DRIVER TEAM TIME GAP LAPS
1 6 NICO ROSBERG MERCEDES 1:41.983 39
2 44 LEWIS HAMILTON MERCEDES 1:42.121 +0.138s 31
3 11 SERGIO PEREZ FORCE INDIA 1:42.610 +0.627s 23
4 3 DANIEL RICCIARDO RED BULL RACING 1:42.647 +0.664s 37
5 5 SEBASTIAN VETTEL FERRARI 1:42.717 +0.734s 35
6 26 DANIIL KVYAT RED BULL RACING 1:42.798 +0.815s 34
7 7 KIMI RÄIKKÖNEN FERRARI 1:42.849 +0.866s 36
8 27 NICO HULKENBERG FORCE INDIA 1:42.928 +0.945s 35
9 14 FERNANDO ALONSO MCLAREN 1:42.955 +0.972s 31
10 13 PASTOR MALDONADO LOTUS 1:43.431 +1.448s 37
11 77 VALTTERI BOTTAS WILLIAMS 1:43.441 +1.458s 32
12 19 FELIPE MASSA WILLIAMS 1:43.506 +1.523s 33
13 33 MAX VERSTAPPEN TORO ROSSO 1:43.662 +1.679s 40
14 55 CARLOS SAINZ TORO ROSSO 1:43.854 +1.871s 20
15 8 ROMAIN GROSJEAN LOTUS 1:43.929 +1.946s 27
16 22 JENSON BUTTON MCLAREN 1:44.050 +2.067s 32
17 12 FELIPE NASR SAUBER 1:44.116 +2.133s 37
18 9 MARCUS ERICSSON SAUBER 1:45.245 +3.262s 28
19 28 WILL STEVENS MARUSSIA 1:46.450 +4.467s 35
20 98 ROBERTO MERHI MARUSSIA 1:47.022 +5.039s 27