Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) ha respinto la richiesta di Jorge Lorenzo di intervenire nell’appello presentato da Valentino Rossi. Il maiorchino si era rivolto al Tas, tramite avvocati, in data 2 novembre per tutelare la propria posizione in vista di Valencia, ritenendosi parte in causa e perciò potenzialmente ledibile dalla decisione che verrà presa in merito alla sanzione comminata al pesarese. Decisione che – va da sé - potrebbe incidere non poco sulle sue possibilità di vincere il titolo.
Tuttavia la documentazione da lui stesso fornita è stata accettata dal Tribunale come materiale integrativo utile a far luce sui fatti della Malesia. Resta da capire quali informazioni, tecniche e circostanziali, Jorge Lorenzo abbia in possesso per arricchire la documentazione raccolta dai giudici e chiarire un episodio che non lo ha coinvolto personalmente.
Il manager Albert Valera ha spiegato perché il suo assistito abbia deciso di rivolgersi al TAS: “Per obbligo morale abbiamo ritenuto necessario informare il Tas sulla situazione di Jorge Lorenzo come parte in causa di questo processo perché fosse tenuto in considerazione. Sapevamo che difficilmente gli avrebbero permesso di prendere parte al processo a causa dell’eccezionalità del caso. L’obiettivo non era includere Jorge in un processo così complesso, ma fornire ulteriori informazioni che potessero aiutare l’arbitro unico a prendere la decisione più corretta. In nessun caso presenteremo ricorso, non è mai stata nostra intenzione, né chiederemo un aumento della penalizzazione perché rispettiamo le decisioni della Direzione Gara e della FIM. Jorge è assolutamente concentrato sulla gara di domenica ed è al di fuori della decisione del Tas”.