A pochi giorni dal Gran Premio di Austin, la Formula 1 torna in azione: dal Texas ci si sposta a Città del Messico, teatro di un nuovo appuntamento per le quattro ruote. Il titolo è stato assegnato domenica scorsa a Lewis Hamilton, ma non per questo la terzultima gara della stagione sarà meno emozionante.

Il circuito – L’Autódromo Hermanos Rodríguez, situato a Città del Messico, capitale dell’omonimo stato, ha ospitato il Gran Premio del Messico di Formula 1 dal 1963 al 1970 e dal 1986 al 1992. Fino al 1972 il circuito era denominato Magdalena Mixucha, ma in seguito venne intitolato ai piloti messicani Ricardo e Pedro Rodríguez. Il primo di questi perse la vita durante la prima edizione del GP, svoltasi il 1° novembre 1962, prova non ancora valida per un Mondiale. Il lungo abbandono, dovuto soprattutto alla scarsa manutenzione, si chiude quindi quest’anno con il GP del Messico che torna in calendario dopo 23 anni. L’autodromo è stato oggetto di un grosso lavoro di ristrutturazione ed l’attuale disegno della pista è stato affidato al noto architetto Hermann Tilke. Il tracciato misura 4304 metri, con 10 curve a destra e 7 a sinistra, da percorrere in senso orario, con un lungo rettilineo principale in cui si prevede di raggiungere una velocità attorno al 328 km/h: la pista si presenta quindi come una delle più veloci del Mondiale, seconda solo a quella di Monza. Il nuovo autodromo Hermanos Rodríguez si sviluppa all’interno di un parco nella periferia della città, a circa 2300 metri di altitudine, cosa che provoca alle monoposto problemi aerodinamici e meccanici per via della rarefazione dell’aria.

Aspettative – Come anticipato, il titolo iridato è stato ormai assegnato: Lewis Hamilton ha conquistato così la terza corona iridata in carriera, raggiungendo l’idolo Ayrton Senna e chiudendo un mondiale che l’ha visto dominatore indiscusso. Dietro di lui, abbiamo la Ferrari che può sorridere grazie al secondo posto di Sebastian Vettel ad Austin dopo una partenza dalla quindicesima posizione: la grinta dimostrata da lui e dal compagno di squadra Kimi Raikkonen, purtroppo ritirato, unite ad una macchina sempre più competitiva mantengono l’ottimismo nella scuderia di Maranello, che spera di portare a casa un buon risultato anche in Messico, utile per assicurarsi la seconda posizione in classifica costruttori. Deciso a realizzare una buona gara anche Nico Rosberg, protagonista di un errore decisivo ad Austin che ha regalato il titolo al rivale e compagno di squadra. Da tenere d’occhio anche le Toro Rosso, decisamente galvanizzare dal quarto posto di Max Verstappen e dal sesto di Carlos Sainz in Texas, mentre sono chiamate al riscatto soprattutto che Williams, che nel precedente appuntamento hanno collezionato un doppio zero visto il ritiro di entrambi i piloti.

Il Gran Premio del Messico sarà visibile integralmente in diretta solo sui canali a pagamento Sky, mentre la Rai trasmetterà prove libere, qualifiche e gara solo in differita. Ecco tutti gli orari del fine settimana:

Venerdì 30 ottobre
PL1: 16:00 – 17:30, diretta su Sky SportF1 HD | differita su RaiSport 1 alle 21:30
PL2: 20:00 – 21.30, diretta su Sky SportF1 HD | differita su RaiSport 1 alle 00:30
Sabato 31 ottobre
PL3: 16:00 – 17:00, diretta su Sky SportF1 HD | differita RaiSport 2 alle 21:10
Qualifiche: 19:00-20:00, diretta su Sky SportF1 HD | Pit Lane + differita su Rai 2 alle 23:20
Domenica 1 novembre
Gran Premio: 20:00, diretta su Sky SportF1 HD | Pole Position + differita su Rai 2 alle 23:20