Le vacanze sono finite, gli alunni tornano a scuola – e che scuola, quella di Spa –, ed è bene farsi trovare attenti e preparati.

Toto Wolff, direttore esecutivo del team Mercedes, serra le file in vista di domenica, per evitare che la squadra - piloti in testa – replichi la sagra degli errori vista in Ungheria. Nulla di irreparabile, una battuta di arresto è fisiologica, anzi utile per ricordare a tutti che la F1 è una questione di dettagli ed è sufficiente un peccato veniale, magari una partenza infelice, per complicare la corsa (Silverstone) o peggio, vanificare un’indiscussa supremazia tecnica (come successo appunto all’Hungaroring).

Con 10 gare alle spalle e 9 ancora da disputare - ha dichiarato il team manager - entriamo nella seconda parte del Mondiale con un ottimo bottino di punti nel Mondiale Costruttori, maggiore rispetto a quello di un anno fa nel medesimo periodo. Ora però il nostro margine di vantaggio prestazionale e di punti è minore rispetto al 2014”.

Niente distrazioni o cali di tensione, dunque, se si vuol conservare il vantaggio accumulato ed evitare che Vettel diventi una minaccia concreta in campionato.

La pausa estiva è stata un'ottima occasione per ricaricare le batterie, ma ora dobbiamo concentrarci su ciò che ci aspetta nei prossimi giorni e nei prossimi mesi. – ha proseguito Wolff - Ci sono possibilità di vincere le prossime gare, ma anche di perderle e dobbiamo fare di tutto per tornare a primeggiare. Non ci sono momenti in cui potremo rilassarci, perché abbiamo visto in Ungheria che la concorrenza non aspetta altro. Se dovessimo lasciare qualcosa per strada, i nostri avversari lo afferreranno a due mani, senza lasciarsi scappare l'occasione. Non possiamo alzare il piede dall'acceleratore”, ha concluso Wolff.