Tempo di bilanci provvisori anche in casa Williams. Dopo un 2014 brillante, grazie perlopiù all’adozione delle power unit Mercedes e a una vettura prestante sulle piste veloci, ci si aspettava un salto in avanti ulteriore. L’obiettivo era, e resta, chiaro: migliorare il terzo posto della scorsa annata, conclusa alle spalle di Mercedes e Red Bull.

Tuttavia il team di Grove ha vissuto una prima metà di stagione piuttosto altalenante, scalzata da una Ferrari avanti già dall’inverno. “Nelle prime gare hanno mostrato progressi tecnici che non ci aspettavamo. Una situazione emersa già nei test invernali”, ha spiegato Pat Symonds, direttore tecnico Williams. “Questo ci ha costretto a forzare i tempi per gli sviluppi”. Sviluppi che hanno permesso di avvicinare e scavalcare la Ferrari solo occasionalmente - in Austria e Inghilterra, piste da carico medio-basso adatte alle caratteristiche della FW37 -, ma senza il salto di qualità strutturale auspicato.

E’ mancata anche la concretezza: la Rossa è stata lesta a cogliere le poche occasioni concesse dal dominio Mercedes, prendendosi la vittoria in Malesia e Ungheria; la Williams non ha capitalizzato l’ottimo avvio di Silverstone, incartandosi con la pioggia - anche se difficilmente avrebbe preceduto Hamilton sul traguardo. Risultato: -85 dal secondo posto Ferrari e una Red Bull che si fa minacciosa.

Da Monaco e Budapest non ci attendeva granché, per via di una filosofia costruttiva prevalentemente tesa alla riduzione del drag aerodinamico: un indirizzo tecnico radicale per forza di cose penalizzante su tracciati tortuosi che premiano grip meccanico ed efficacia telaistica.

Continuo a pensare che per una squadra come la nostra sia una strategia giusta. - ha spiegato Symonds - Estremizzare i contenuti tecnici per essere al vertice in certe configurazioni di circuito piuttosto che offrire un rendimento accettabile su tutte le piste, però mai vincente”. Facile dedurre che la FW37 potrà essere convincente a Spa, Monza, Abu Dhabi, e in difesa a Singapore.

Symonds ha affermato che “le performance di Ferrari e Williams sono abbastanza simili, possono variare di poco in funzione del circuito o delle temperature”, sebbene la Rossa si mostri più gentile sulle coperture. “In termini di degrado e di usura gomme siamo simili a quello delle Mercedes. Su questa problematica la Ferrari dispone di un sensibile vantaggio su entrambi. Direi che sono i migliori”.

Ferrari – ha tenuto a precisare Symonds - avanti anche in termini di risorse umane ed economiche, indispensabili per garantire uno sviluppo vincente. “Probabilmente ci servono un paio di tecnici in più, il nostro ufficio tecnico ha le persone contate. Questo ci ostacola nella reattività quando si tratta di risolvere un problema”. 

Le limitazioni del budget, ha comunque assicurato, non ridimensioneranno gli obiettivi fissati a inizio stagione: “La Williams affronterà la seconda parte di campionato non accontentandosi di un eventuale terzo posto. Il nostro obiettivo rimane la conquista del secondo posto in campionato. Proprio davanti alla Ferrari”. E per ottenerlo la Williams spingerà ancor più sul fronte aerodinamico - con novità già da Spa -, ma pure su quello meccanico, con aggiornamenti previsti sul comparto sospensivo.

Symonds ha poi speso parole di elogio per i suoi piloti, Felipe Massa e Valtteri Bottas. Sul brasiliano: “Quando ho saputo della firma ero molto felice. – ha detto – Conosco bene Alonso, e so che di solito chi ha corso con lui è un pilota valido, senza dimenticare che all’epoca Felipe più volte si era dimostrato in grado di lottare alla pari. Sono state però le sue capacità di inserirsi velocemente nel nostro team a sorprendermi più di tutto. In breve è infatti riuscito a farsi ben volere e a mettere in piedi prestazioni davvero oltre alle aspettative”.  Su Bottas: “I suoi progressi sono stati impressionanti e non credo sia ancora arrivato al limite”.

Lo stesso Bottas si è detto sereno sulla riduzione degli aiuti al pilota in fase di partenza, in programma a partire da Spa: “Ci aspettiamo che sia più difficile partire bene con le nuove procedure, e questo è positivo. – ha esordito – Penso sarà una cosa più nelle mani dei piloti piuttosto che dei tecnici, ma mi aspetto che dopo un po’ tutti apprendano e tornino ai loro livelli di partenza abituali. Alla fine non dovrebbe cambiare molto”.

Bottas sembra non temere neanche l’ipotesi di “stallare” sulla griglia al momento del via: “Non credo che questo accadrà – ha aggiunto – Potrei sbagliarmi, ma almeno per quanto riguarda noi della Williams non sono assolutamente preoccupato che il mio motore possa finire in stallo”.