La morte di Jules Bianchi ha lasciato un vuoto nel mondo della Formula 1, ancora sconvolto dalla perdita. Al dolore della famiglia si è unita anche la Ferrari, che aveva inserito Jules nel progetto dei piloti del futuro. Faceva parte della Riders Academy, aveva provato la Rossa durante un test a Silverstone. Si prospettava un brillante futuro sotto l’ala di Maranello, che lo aveva sostenuto anche nei campionati minori. Vincitore del titolo europeo in Formula 3 nel 2009, aveva disputato un mondiale il GP2, ottenendo il secondo posto nella classifica generale. Approdato in Formula 1 nel team Marussia, era pronto al grande salto: la vetture di Maranello. Tanti sogni, tante speranze riposte in un giovane dal grande cuore e dal grande talento che però non avrà futuro, perché per lui un futuro non ci sarà più.
“Tutta la Ferrari ed i suoi tifosi si stringono alla famiglia di Jules, ai suoi genitori Philippe e Christine, a suo fratello Tom e a sua sorella Mélanie”. Poche, semplici parole quelle del Cavallino apparse sui social nella giornata di ieri. Efficaci, perché le parole non solo non ci sono, ma non servono nemmeno. Il Cavallino ha perso non solo una giovane promessa, ma anche una splendida persona, come ricalca Maurizio Arrivabene. Il Team Principal della Ferrari ricorda Bianchi proprio oltre i meriti in pista attraverso il profilo twitter ufficiale del Cavallino: “Quando si perde un ragazzo come Jules , dolore e tristezza vanno oltre il vuoto sportivo”. Anche per lui poche parole, tra le quali traspare il dolore della perdita. Quella perdita che si mette in conto quando si corre. Quella paura della morte che viene spazzata via dall’adrenalina e dall’amore per questo sport.
Alla Ferrari fa eco Luca Cordero di Montezemolo. L’ormai ex Presidente del Cavallino rivela un retroscena del futuro di Jules Bianchi. Già nell’orbita Ferrari, il francese sarebbe stato il prescelto per sostituire Kimi Raikkonen una volta scaduto il contratto: “Jules era uno di noi, un membro della nostra famiglia. Avevamo deciso di puntare su di lui una volta finita la collaborazione con Raikkonen. Era un ragazzo di prim’ordine, riservato, veloce, educato. Era attaccatissimo al team e aveva un avvenire brillante, ma un destino amaro ce l’ha portato via lasciando un vuoto incolmabile. Sono vicino alla sua famiglia, che in questi mesi così difficili ha dimostrato grande coraggio, e ai suoi tanti amici. Abbiamo perso un ragazzo eccezionale, che ricorderemo tutti con tanto affetto”.
L’intera famiglia Ferrari si unisce alla famiglia Bianchi, che ricorda quanto Jules si sia dimostrato un lottatore anche fuori dalla pista: “Jules ha lottato fino alla fine, ma oggi ha perso la sua battaglia”. Cosa avrebbe potuto fare in futuro nessuno lo saprà mai, ma quello che ha dimostrato nel poco tempo che ha avuto rimarrà nella mente di tutti gli appassionati, che lo ricorderanno sempre con affetto e commozione. Molti i tifosi che, oltre ad avere in mente le imprese in pista, fanno raffiorare ricordi di un ragazzo dal grande sorriso e dal grande cuore.