Ci aspettavamo il Lorenzo del riscatto. Quel Lorenzo che eravamo abituati a vedere all’epoca degli spettacolari duelli con Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa. Siamo arrivati alla conclusione del terzo appuntamento stagionale con lo spagnolo fuori dal podio in tutte e tre le gare. Lo scorso anno, dopo un avvio disastroso, Jorge Lorenzo era riuscito a rifarsi nella seconda metà di campionato, vincendo due gare nonostante le enormi difficoltà. Il titolo era ormai fuori portata e la lotta rimandata all’anno successivo. Questo è arrivato ed in Qatar si attendeva il ritorno del guerriero, che effettivamente appariva determinato. Duro allenamento durante l’inverno, dieta ferrea e concentrazione alta. Lo stesso Lorenzo aveva affermato di non essersi mai allenato così tanto. Alle porte della nuova stagione si era sbilanciato e aveva, forse, intimorito anche l’invincibile Marc Márquez: “Voglio lottare per il titolo, Márquez non è imbattibile”. Le prime due gare non gli hanno dato ragione: due quarti posti, che non erano l’ambizione del Campione della Yamaha. Sfortuna prima e problemi di salute poi hanno compromesso l’avvio di stagione, ma non tutto era perduto e ci si aspettava un ritorno dello “Spartano” in Argentina, dove ieri ha avuto luogo la terza gara del Mondiale 2015.
Termas de Río Hondo doveva essere il tracciato della rivincita. Così non è stato e Lorenzo ha di nuovo deluso le aspettative, con una gara opaca, incolore. Solo un exploit nelle prime fasi, dove ha lottato con i piloti di testa, ha riacceso per un momento le speranze dei tifosi e degli appassionati. Poi ha fatto il gambero: posizioni perse fino a scivolare al sesto posto (diventato poi quinto con la caduta di Marquez). Nessun duello, ha corso solo, con davanti il compagno di squadra che volava verso un nuovo esaltante trionfo. Sincero, come sempre, a fine gara ha spiegato le ragioni della sua brutta prestazione: “Onestamente, sono molto deluso perché non mi aspettavo di finire la gara in quinta posizione. Speravo di lottare almeno per il podio, ma non mi è stato possibile guidare bene come Valentino con la gomma posteriore più dura. Forse avrei avuto bisogno di un pneumatico più morbido per sentirmi meglio. Non mi sono sentito bene non sono stato capace di lottare come volevo. Ad ogni modo continuiamo a prendere punti e vedremo se a Jerez possiamo essere più veloci”.
Jorge Lorenzo, una comparsa nello spettacolare film della MotoGP. Un protagonista che manca da molto, troppo tempo. Un pilota irriconoscibile, un Campione sprecato. Nessuno sa esattamente cosa stia succedendo a Lorenzo. Qualcuno trova la risposta nella convivenza, indubbiamente difficile, con il blasonato vicino di box. La pressione di un Rossi avanti con gli anni ma ancora ragazzino? Forse. L’era del muro, delle scaramucce sembra finita e lo spagnolo non nasconde la sua ammirazione per il compagno di squadra: “La gara di Valentino è stata incredibile e gli faccio i complimenti, perché se li merita. È stato in grado di andare più veloce di tutti con la gomma più dura e si trova in uno stato di forma incredibile”. Qualcun altro attribuisce la confusione dello spagnolo ad un clima non troppo sereno in squadra. È forse arrivato il momento di guardarsi intorno e cercare nuovi stimoli, nuove avventure? Sarà solo il tempo a chiarire le idee sul futuro di Lorenzo, sulla sua stagione e su quello che può ricostruire su certezze che però al momento sembrano vacillare. Jerez de la Frontera è il prossimo appuntamento, dove tutti attendono il ritorno del guerriero perso.