In un'intervista fatta durante il pranzo con i collaboratori e i giornalisti, l'ingegner Piero Ferrari parla del futuro della scuderia con l'amico Pino Allievi, in particolare del futuro della scuderia e dei primi mesi di lavoro con Sergio Marchionne che viene descritto un uomo preciso e attento. Piero si sente fiducioso del lavoro del nuovo presidene e si sente emozionato dato che anche suo padre Enzo entrò nella stessa fase nel 61, anno in cui licenziò i sette dirigenti di vertice e mise un giovane Mauro Forghieri a capo di tutto e inoltre Marchionne non è nuovo ai processi di rinnovamento. In seguito l'ingegnere aggiunge che Marchionne e Montezemolo hanno un modo di lavorare molto diverso e non è possibile paragonarli anche perchè vengono anche da due mondi diversi e da due scuole di pensiero diverse.
In più si parla dei piloti e in particolare di Vettel e del fatto che sia un ragazzo con i piedi per terra e sul futuro di Raikkonen si sente fiducioso dato che il finlandese "si sa esprimere solo con la macchina giusta".
Alla fine Ferrari si dichiara ottimista e pieno di fiducia verso il nuovo presidente e come dice lui :" Marchionne mi piace, lavora proprio come mio padre".