Un dramma che diventa un giallo: l’uomo sospettato del furto della cartella clinica di Michael Schumacher si è tolto la vita nella cella in cui era rinchiuso. A dare l’allarme una guardia durante la distribuzione della colazione questa mattina. La notizia è stata diffusa immediatamente dai quotidiani svizzeri e tedeschi, Blick e Bild.
L’uomo, la cui identità non è mai stata resa nota, lavorava per la Rega, la società di soccorso aereo che a giugno era stata contattata per il trasporto del sette volte campione del mondo dall’ospedale di Grenoble a quello di Losanna dopo il suo risveglio (poi effettuato via terra). A fine giugno, infatti, proprio dopo la bella notizia del risveglio di Schumacher, la Bild ha riportato la notizia del furto della cartella clinica. Secondo il giornale tedesco, l’uomo ha trafugato i documenti per poi rivenderli a vari giornali alla cifra di 60mila franchi (circa 50mila euro). Ad incastrarlo l’ip del computer, dal quale il sospettato aveva inviato delle mail e a cui gli inquirenti sono riusciti a risalire. La magistratura ha dichiarato che il caso è chiuso.