Il Mondiale è sempre più vicino per Tom Sykes e questo weekend francese l’ha definitivamente reso il favorito per il titolo, che vedrà l’ultima battaglia aJerez tra due settimane. Nel frattempo l’inglese della Kawasaki ha sferrato l’attacco a Magny Cours: porta a casa due vittorie ed è sempre più leader della classifica. Ha dominato entrambe le manches dall’inizio alla fine, guidando in modo impeccabile e senza commettere errori, lasciando ai suoi rivali più diretti, i due piloti Aprilia, i restanti gradini del podio da spartirsi.

37 sono i punti che separano Sykes, il leader della classifica, da Eugene Laverty, il suo diretto avversario. Rimontare ora non è impossibile, ma sarà sicuramente difficile e l’irlandese dell’Aprilia dovrà arrivare in Spagna con il coltello fra i denti se vuole restare attaccato al sogno iridato. Stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Sylvain Guintoli, separato da Eugene da solo un punto. Chi invece vede sfumare l’ipotesi del titolo è Marco Melandri che, con il 5° piazzamento in Gara 1 e il 7° in Gara 2, si trova ora a 72 lunghezze da Tom Sykes ed è ormai matematicamente fuori dai giochi.

Anche questo fine settimana la bandiera rossa è stata protagonista delle gare della Superbike, che si sono concluse entrambe in anticipo rispetto al numero di giri previsti. In Gara 1 è stata esposta dopo la scivolata di Aitchinson, avvenuta al 18° dei 23 giri previsti, con conseguente principio d’incendio della moto. In Gara 2 la pioggia ha iniziato a fare capolino a due giri dalla fine, facendo scivolare proprio Guintoli e Laverty. La bandiera rossa li ha però salvati, dato che i tempi e le posizioni vengono contati al giro precedente l’esposizione della stessa bandiera.

GARA 1 – Al semaforo scatta bene Sykes, che conserva la prima posizione e non la lascerà più fino alla fine della gara. Anche Giugliano e Guintoli restano attaccati alla Kawasaki del leader e provano l’attacco, mentre Laverty, secondo in classifica ed obbligato e far bene, scatta male e si ritrova in quinta posizione dietro a Melandri. Al secondo giro il francese dell’Aprilia sferra l’attacco su Giugliano e prova ad andare a prendere Sykes, lasciando il romano in terza posizione. I due contendenti al titolo creano un margine sugli altri piloti, facendo una gara sé con Guintoli che prova in ogni modo a beffare Sykes. Nel frattempo si accende la bagarre tra Laverty e Melandri. Quest’ultimo subisce il sorpasso da parte dell’irlandese, che andrà poi a prendere Giugliano per guadagnare la terza posizione. I giri passano a Tom Sykes, che nella prima parte di gara non era sembrato in grado di fuggire, riesce a distanziare Sylvain Guintoli, portandosi a due secondi di vantaggio. Ormai il gruppo di testa, composto nell’ordine da Sykes, Guintoli, Laverty e Giugliano si è sfaldato e mantiene viva l’azione il gruppone di piloti che lotta per la sesta posizione. Pirro, Fabrizio, Haslam, Badovini, Philippe ed Elías accendono una bagarre dalla quale ne esce “vincitore” Michele Pirro. Finale un po’ più amaro è quello di Elías, che sbaglia alla curva “Chateau d’Eau” e, cadendo, coinvolge l’incolpevole Philippe. Le posizioni restano congelate fino al diciottesimo giro, quando la moto di Aitchinson prende fuoco dopo una scivolata. Viene esposta la bandiera rossa, come spesso accade ultimamente, che assegna la vittoria a Tom Sykes. Sul podio con lui salgono Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty, rispettivamente 2° e 3°. Medaglia di legno per Giugliano, che chiude la gara davanti a Marco Melandri, 5° e con i sogni iridati sempre più lontani. Pirro ottiene la 7ª posizione, seguito da Fabrizio, 8° e Haslam, 9°. Chiude la top ten Lorenzo Lanzi.

I tempi dei primi dieci piloti

01.   Tom Sykes – Kawasaki Racing Team 18 giri in 29’38.830

02.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 2.146

03.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team + 10.643

04.   Davide Giugliano – Althea Racing + 15.687

05.   Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 23.573

06.   Michele Pirro – Team Ducati Alstare + 33.848

07.   Michel Fabrizio – Pata Honda World Superbike Team + 37.599

08.   Leon Haslam – Pata Honda World Superbike Team + 37.903

09.   Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare + 38.181

10.   Lorenzo Lanzi – Mesaroli Transports A.S. + 51.604

GARA 2 – Parte di nuovo bene Sykes, che resta in testa, ma lo spunto migliore lo ottiene Laverty che, dalla seconda fila, si ritrova in seconda posizione alla prima curva. L’inglese della Kawasaki però riesce subito a prendere un po’ di margine, lasciando i due piloti Aprilia a lottare per il secondo posto. Intanto Davide Giugliano se la deve vedere con le due BMWdi Davies e Melandri che, seppur in difficoltà, sono agguerriti e accendono una bagarre dalla quale ne esce vincitore proprio Giugliano. Quest’ultimo allunga e lascia i due compagni di squadra a giocarsela, fino a quando Melandri non è protagonista di un lungo che lo relega nelle retrovie, costringendolo ad una gara in rimonta.

Nel frattempo Guintoli sferra l’attacco su Laverty e prova ad andarsene, anche se invano. Nonostante però Eugene sia attaccato alla moto di Sylvain, non riesce a passarlo e le posizioni di tutti i piloti di testa restano congelate per parecchi giri.

Ma è nella seconda metà di gara che le due Aprilia iniziano a “darsi fastidio”, ingaggiando una lotta fatta di sorpassi e controsorpassi che sì, favoriscono la fuga di Sykes, ma stabiliscono i ruoli per la lotta in Campionato.  Laverty e Guintoli non si danno tregua fino all’ultimo giro, quando inizia a cadere qualche goccia di pioggia che rende umida la pista. Durante uno dei tanti sorpassi, entrambi i piloti perdono aderenza e scivolano, concludendo così la gara. Ma il colpo di scena avviene con l’esposizione della bandiera rossa, che, contando i tempi al giro precedente, fa rientrare i due piloti in gara e riapre, seppur per poco, il Mondiale che si giocherà tutto a Jerez. Dunque Sykes trionfa e sul podio l’accompagnano Laverty, 2° e Guintoli, 3°. Giugliano ottiene il 4° posto anche in Gara 2, davanti alla BMW di Chaz Davies e alla Suzuki di Philippe. Solo 7° Marco Melandri, mentre Elías chiude in 8ª posizione, seguito da Lanzi e Badovini, che chiude le top ten.

I tempi dei primi dieci piloti

01.   Tom Sykes – Kawasaki Racing Team 21 giri in 34’36.149

02.   Eugene Laverty – Aprilia Racing Team + 11.091

03.   Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 11.337

04.   Davide Giugliano – Althea Racing + 23.008

05.   Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 25.724

06.   Vincent Philippe – FIXI Crescent Suzuki + 34.762

07.   Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 36.219

08.   Toni Elias – Red Devils Roma + 40.957

09.   Lorenzo Lanzi – Mesaroli Transports A.S. + 43.713

10.   Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare + 53.188

La classifica dei primi dieci a una tappa dal termine del Campionato

1.       T. Sykes               411

2.       E. Laverty           374

3.       S. Guintoli          373

4.       M. Melandri      339

5.       C. Davies             270

6.       D. Giugliano       195

7.       M. Fabrizio         186

8.       L. Baz                    180

9.       J. Rea                   176

10.   J. Cluzel               162