Come da tradizione, Valentino Rossi a Misano sfoggia un casco celebrativo per “onorare” la gara di casa. Quest’anno il Gran Premio di San Marino viene descritto dai Pink Floyd. Già, perché Aldo Drudi, colui che da anni affianca Rossi nell’ideazione dei caschi celebrativi, ha svelato il nuovo design descrivendo i minuziosi dettagli che sempre caratterizzano le opere d’arte del Dottore.
L’idea quest’anno è molto semplice: la copertina del vinile troneggia in cima al casco. Due mani robotiche si uniscono con i quattro elementi naturali sullo sfondo. Un frammento del testo della canzone “Wish you were here” ruota intorno al casco. Chiaro è il riferimento all’amico e collega Marco Simoncelli: “How I wish, how I wish you were here. We’re just two lost souls swimming in a fish bowl. Year after year, running over the same old ground. What have we found? The same old fears. Wish you were here” (Come vorrei, come vorrei che fossi qui. Siamo solo due anime perse che nuotano in una boccia di pesci. Anno dopo anno, correndo sullo stesso vecchio terreno. Cosa abbiamo trovato? Le stesse vecchie paure).
Dietro al casco, all’altezza della nuca, è raffigurata la copertina dell’album, con due uomini che si stringono la mano. Si distinguono i simboli del sole e della luna, caratteristici del Dottore, come il suo numero 46. Nessun numero 58 o elemento rappresentativo del Sic è rappresentato sul casco. Il parallelismo tra il titolo della canzone dei Pink Floyd ed il desiderio di Rossi di vedere il suo amico correre in pista è chiaro. “Wish you were here”, vorrei che fossi qui.