Una brutta Inter fa 0-0 in casa dello Shakthar e sale a due punti nel proprio girone di Champions League. I nerazzurri, più pimpanti nel primo tempo che nella ripresa, falliscono un grave occasione con Lautaro. Poco pericoloso il Donetsk in avanti.

Padroni di casa che scendono in campo con il 4-2-3-1 tipico degli ucraini. Davanti a Trubin, difesa a quattro composta da Dodô, Kocholava, Bondar e Komilenko. Maycon e Marcos Antonio in mediana, incaricati di sostenere la folta trequarti composta da Marlos, Tete e il talentino Solomon. Dentinho unica punta per l'undici di Luis Castro. Consueto 3-5-2 per gli ospiti, con Conte che sceglie Bastoni e De Vrij ai lati di D'Ambrosio e a protezione di Samir Handanovic. Confermati Lukaku e Lautaro Martinez in avanti, Brozovic in cabina di regia. Poche sorprese negli altri ruoli, con il tecnico salentino che sceglie Vidal e Barella in mezzo Hakimi e Young sulle fasce.

Prima parte di gara molto intensa, con bei contrasti al centro del campo. Il quarto d'ora iniziale di gara regala poche emozioni con lo Shakthar costretto al primo cambio a causa del KO di Dentinho, sostituito da Taison. Al 16', prima occasione Inter: il possente belga supera Khocholava e tira, trovando la buona risposta del portiere ucraino Trubin. Passa un minuto e gli ospiti sfiorano ancora lo 0-1 con Barella, il cui tiro su suggerimento di Lukaku viene respinto dalla traversa. E' un ottimo momento per l'Inter, che manca il vantaggio anche al diciottesimo e sempre con l'ex centrocampista del Cagliari, bravo a superare Khocholava e a calciare. L'arbitro annulla però tutto per offside. Il più pericoloso della gara è Lukaku, davvero un carrarmato capace di fare reparto da solo. L'ex Everton e United stacca da corner e manda di poco fuori, superando in altezza Bondar. Sessanta secondi dopo, il centrale di casa stoppa una bella incursione di Lautaro.

Dopo la parentesi nerazzurra, la gara torna a correre sui binari dell'equilibrio anche se è sempre l'Inter a dare l'impressione di essere più in palla. I ragazzi di Conte cercano di premere ma non riescono a sfondare. Lo scatenato Lukaku prova a più riprese a creare scompiglio ma, nonostante un Khocholava abbastanza distratto, manca di quel plus in più per segnare. La prima occasione dello Shakthar arriva finalmente al 36', quando è Dodò a provare la conclusione senza impensierire Handanovic. L'ultima fase di primo tempo torna ad essere favorevole all'Inter. Al 41' ci prova Lukaku da punizione, la palla si stampa sulla traversa. Il primo tempo si conclude sullo 0-0. L'Inter avrebbe meritato qualcosina in più, anche se il portiere ucraino Trubin non è mai stato impegnato in parate miracolose.

Secondo tempo che comincia sulla falsa riga del primo, con tanto equilibrio a centrocampo. A essere pericolosa è sempre l'Inter, che al 53' sfiora davvero il vantaggio. Da ottima posizione, Lautaro Martinez non riesce a battere infatti Trubin. Ancora un errore in piazzamento di Kocholava. Cinque minuti dopo e si incunea Hakimi, che mette in mezzo. Allontana la difesa ucraina. Da corner stacca poi Vidal, il cileno non trova lo specchio della porta. All'ora di gioco, lo Shakthar è costretto ad operare un altro cambio per infortunio. Fuori Khocholava per Matviienko.  Il tanto attaccare non concretizzato spinge Conte a compiere un cambio: fuori Lautaro, dentro Perisic. Al 76' Lukaku riceve in mezzo e viene atterrato da una spinta di Bondar, il direttore di gara non ravvisa gli estremi per il rigore.

Due minuti dopo e Conte opera altri due cambi: fuori Vidal e D'Ambrosio per Eriksen e Darmian. All'82' follia di Young che lascia spazio a Tete, nulla di fatto per il Donetsk.  Tre minuti dopo Inter a trazione anteriore con Pinamonti al posto proprio dell'ex United. Tanta confusione comunque nei minuti finali, come se l'Inter pensasse di avere altri 45' a disposizione. La sfida finisce di fatto qui. Solo note dolenti in avanti per i nerazzurri.