Profumo di calcio. La Juventus impatta allo Stadium con il Milan e sfrutta l'uno a uno dei primi novanta minuti per sigillare la finale di Coppa Italia. Si gioca a porte chiuse, ma si gioca. Il graduale ritorno alla normalità prende forma nella giornata odierna con la seconda semifinale di Tim Cup, in programma alle ore 21 al San Paolo. Il Napoli attende l'Inter, lo 0-1 dell'atto primo infiamma la sfida. In attesa della massima serie - i recuperi sono in programma nel prossimo week-end - è la coppa nazionale ad attrarre i riflettori, a soddisfare una sete di sport ingigantita da tre mesi, qualcosa in più, di silenzio.
Difficile stilare un pronostico, l'approssimativa preparazione alza l'indice d'imprevedibilità. Il rischio, tangibile, è di incorrere in pericolosi infortuni con un tour de force proibitivo alle porte.
QUI NAPOLI
Gattuso non si discosta dal naturale piano tattico. Le condizioni di Fabian Ruiz e Dries Mertens - vicino nelle scorse settimane all'Inter - preoccupano lo staff partenopeo, ma i due dovrebbero essere regolarmente della partita. 4-3-3 quindi, con il ballottaggio sull'out di destra del fronte offensivo tra Callejon e l'ex Politano, in rapida ascesa. Mertens è il terminale centrale, Insigne completa un pacchetto pronto a mettere a ferro e fuoco la linea fisica di Conte. In mediana, con il citato Ruiz da mezzala destra, Zielinski e il metronomo Demme. In panchina Allan. A protezione di Ospina, linea a quattro diretta da Koulibaly. Maksimovic rileva l'assente Manolas, i terzini sono Di Lorenzo e Mario Rui.
La probabile formazione: Ospina; Di Lorenzo, Koulibaly, Maksimovic, Mario Ruiz; Fabian, Demme, Zielinski; Politano (Callejon), Mertens, Insigne
QUI INTER
Problemi ridotti sul fronte nerazzurro, tre le defezioni accertate. Non rientrano nel gruppo anti-Napoli Godin, D'Ambrosio e Vecino. Conte valuta qualche accorgimento per sfruttare al meglio il potenziale di Christian Eriksen, si vira così dal tradizionale 3-5-2 a un più spregiudicato 3-4-1-2, con il danese ad occupare la trequarti. Le qualità tecniche del nativo di Middelfart possono rappresentare il grimaldello per scardinare la resistenza di casa. In fase di ripiegamento, facile ipotizzare un rientro di Eriksen sulla linea dei centrocampisti, a formare una cerniera a tre con Brozovic e Barella. Sensi è l'escluso, almeno al via. Le corsie laterali sono presidiate da Candreva, un pretoriano del tecnico, e Young, De Vrij muove le "pedine" del reparto di difesa. Skriniar gioca a destra, nella sua posizione preferita, Bastoni si pone sul centro-sinistra.
La probabile formazione: Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Brozovic, Barella, Young; Eriksen; Lautaro, Lukaku
Diretta su Rai 1, dirige Rocchi di Firenze.