Inzaghi saluta l'Inter: è la fine di un grande ciclo
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Simone Inzaghi saluta l'Inter sancendo la fine di un ciclo importante che ha visto il club tornare tra le grandi d'Europa sfiorando la quarta Champions per due volte in tre anni.

Il tecnico arrivato dalla Lazio nel 2021 raccoglieva una pesantissima eredità lasciata da Antonio Conte, in un momento di difficoltà dove le cessioni di due big, Lukaku e Hakimi, andavano ad indebolire la rosa.

Nonostante il momento delicato, Simone Inzaghi, riuscirà a dare un'identità alla squadra ottenendo già da subito ottimi risultati.

IL PRIMO ANNO E' UN SUCCESSO

Al suo primo anno sulla panchina dell'Inter Inzaghi non delude, la squadra gira bene ed ha sin da subito assimilato il suo concetto di gioco. Nonostante l'imprinting positivo ed un campionato di livello non riuscirà a vincere lo scudetto.

Diversa la storia per quanto riguarda Super Coppa Italiana e Coppa Italia, infatti l'Inter alzerà entrambi i trofei battendo in entrambe le occasioni la Juventus rispettivamente per 2-1 e 4-2.

Anche il percorso europeo sarà positivo, infatti il tecnico porterà il club nerazzurro agli ottavi di Champions League a 10 anni di distanza dall'ultima volta.

INZAGHI AD UN PASSO DALLE STELLE

La seconda stagione sarà una vera e propria montagna russa per il Mister, i suoi uomini e tutti i tifosi dell'Inter. In campionato non partirà benissimo e concluderà al terzo posto sotto Lazio e Napoli.

Per il secondo anno di fila riuscirà a portare a casa Super Coppa Italiana e Coppa Italia sconfiggendo Milan e Fiorentina: 3-0 nel Derby e 2-1 contro i toscani.

La vera soddisfazione di questa stagione sarà il raggiungimento della finale di Champions League. L'Inter e Inzaghi voleranno ad Istanbul insieme al Manchester City di Guardiola.

Sarà una partita giocata al massimo e preparata benissimo dal Mister, nonostante ciò dovranno arrendersi agli inglesi che vinceranno per 1-0 alzando la coppa e conquistando uno storico triplete.

Un finale di stagione che, avendo sfiorato le stelle del tetto d'Europa, darà la carica a Mister Inzaghi e ai suoi giocatori per l'anno successivo.

L'INCORONAZIONE TRICOLORE

Il terzo anno su questa prestigiosa panchina sarà, con molta probabilità, il più importante della carriera di Inzaghi poiché vincerà il suo primo Scudetto da allenatore.

Una storica vittoria poiché l'Inter dominerà la Serie A dall'inizio fino alla fine vincendo sia il "titolo" di Campioni d'inverno, sia il titolo vero e proprio di Campioni d'Italia, per la ventesima volta nella sua storia, con ben 94 punti.

In Champions League, a differenza della stagione precedente dove fecero un percorso incredibile, dovranno arrendersi all'Atletico Madrid solamente agli ottavi di finale.

Una stagione che passerà alla storia e sarà ricordata come la stagione della seconda stella.

DAL SOGNO TRIPLETE AL NULLA

L'ultima stagione sarà un percorso straordinario, infatti l'Inter lotterà fino alla fine su tutti i fronti cercando il secondo triplete della sua storia.

In Coppa Italia uscirà in semifinale contro il Milan che verrà a sua volta sconfitto in finale dal Bologna

Solamente all'ultima giornata e con un punto di distacco vedrà rubarsi il titolo nazionale dal Napoli di Conte. I tifosi nerazzurri passano dal sogno triplete all'incubo "zero tituli".

Incubo che si avvererà grazie alla sconfitta in finale di Champions League contro il Psg per 5-0. Una vera e propria umiliazione.

IL BILANCIO DEL CICLO INZAGHI

Inzaghi lascia un’eredità vincente, avendo riportato l’Inter a livelli alti, con uno stile di gioco riconoscibile e una forte identità.

Un ciclo che, pur senza lo stesso clamore di altri, resterà tra i più vincenti della storia recente del club.

Uno scudetto, due Coppe Italia e tre Super Coppe Italiane sono i trofei conquistati dal tecnico sulla panchina nerazzurra alle quali si aggiungono le due finali di Champions League raggiunte.

LETTERA D'ADDIO

La lettera scritta da Inzaghi per salutare il club e i suoi tifosi:

"Cara famiglia nerazzurra,

È venuto per me il momento di salutare questo Club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto.

Ogni giorno ho dedicato all'Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata. Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club.

I sei trofei conquistati, tra cui lo scudetto della Seconda Stella, unitamente al percorso in Uefa Champions League nel 2023 e pochi giorni fa, sono la testimonianza tangibile di quanto il mio lavoro sia stato supportato da una comunione d'intenti con il mio staff e con ogni componente dell'Inter.

Ringrazio gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il Presidente e i suoi collaboratori per l'aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa. Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso.

Un'ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme.

Non vi dimenticherò mai.

Forza Inter"

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