Tanta, troppa fatica per i nerazzurri alla Dacia Arena che però alla fine grazie a Romelu Lukaku portano a casa tre punti d'oro per la classifica. Il belga con una doppietta fa felice Conte ed interrompe la striscia di pareggi che iniziava a far preoccupare. Frizzante l'ingresso di Sanchez, Eriksen con il contagocce.

Padroni di casa che si presentano con il classico 3-5-2 con l'ormai collaudata coppia d'attacco Lasagna-Okaka ed i restanti titolari visti nelle ultime partite con Sema titolare fisso sulla sinistra. Mister Conte cambia 7/11 rispetto all'andata dovendo rinunciare ad Handanovic (problemi al quinto metacarpo della mano sinistra) al suo posto Padelli e scommettendo su Moses-Young per le fasce. Davanti sorpresa Esposito dal primo in coppia con Lukaku, supportati dall'estro di Eriksen (prima partita da titolare).

Primo tempo di sofferenza per la Benamata che soffre le ripartenze e l'intraprendenza dell'Udinese che mette alla prova più volte la retroguardia nerazzurra. Reggono bene De Vrij-Skriniar-Bastoni alle sgroppate di De Paul e alle combinazioni del suo Fofana-Sema in grande spolvero questa sera. L'Inter fatica nell'ultimo passaggio con diversi errori sia di Barella (fuori posizione) ed Eriksen che ha difficoltà a dialogare con le punte. Ci prova Esposito in un paio di occasioni, ma il giovane classe '02 pecca di gioventù con qualche errore di troppo.

Seconda frazione che ricomincia con lo stesso copione del primo con i friulani che continuano a pressare e a macinare gioco impensierendo Padelli in un paio di situazioni. Il cambio di marcia avviene quando con l'ingresso del rientrante Brozovic e di Sanchez riporta Barella nella sua posizione d'esterno con la licenza di inserirsi. Da questa mossa nasce il primo gol dei nerazzurri con Lukaku che sfrutta un'apertura del 23 ed insacca alle spalle di Musso. Passano solo 7 minuti e Sanchez (ottimo ingresso per il cileno sembrato in forma in ottica derby), a tu per tu con Musso, viene atterrato permettendo a Lukaku di andare sul dischetto e siglare la doppietta portando sull'0-2 la squadra di Conte. Qui la partita si chiude, con l'Udinese che ci prova ma la retroguardia dice no mantenendosi la minor battuta della Serie A.

Soffre molto nel primo tempo ed anche nel secondo fino al cambio di modulo l'Inter, che con gli ingressi del croato e del cileno cambia volto iniziando a far girare il pallone in maniera più fluida e sicura sfruttando la fisicità nel reparto avanzato del numero 9 belga (11 gol in 12 trasferte). Domenica ci sarà il derby e probabilmente oltre a Lautaro non ci sarà nemmeno Handanovic, ma Padelli non ha sfigurato anzi ha dato sicurezza ad un reparto che ha disputato un'ottimo match.