La Camera Giudicante dell'Uefa si è pronunciata sull'esercizio di bilancio 2017-2018, cioè quello che il Milan ha chiuso con un rosso di 126 milioni, ed ha deferito il club rossonero alla Camera Arbitrale CFCB "poiché il club non è riuscito a rispettare il requisito di pareggio di bilancio nel corrente periodo di osservazione determinato nella stagione 2018/19 e riguardante gli esercizi conclusivi nel 2016, 2017 e 2018". 

Una notizia che ha fatto tremare i tifosi, ma la decisione era attesa visto che mancava proprio l'anno del misterioso imprenditore cinese Yonghong Li che aveva sforato i famosi paletti dell’Uefa.  Non ci sono ancora reazioni ufficiali, come ha citato l'Ansa, ma Elliott e company si aspettavano questa scelta considerata un passo formale obbligato. 

Il percorso con la Uefa è ancora lungo e prevede dei passi formali obbligati (tipo quello di oggi ndr) e soprattutto concordati nei colloqui informali tra le parti dopo l’ultimo appello al TAS, ma la dirigenza ha chiesto la rilevazione per rientrare nelle norme del Fair Play Finanziario inizi dal bilancio di questa stagione. 

Elliott è chiamato a pareggiare il bilancio in tre anni, ma è già al lavoro da mesi Il Milan è già con un team di esperti per riportare in equilibrio i conti.