Il minuto 93 della partita dello scorso 9 febbraio contro il Parma è stato per lungo tempo l'ultimo a vedere in campo con la maglia dell'Inter Mauro Icardi. Dal post partita del Tardini fino ad oggi, 2 aprile, sono passati cinquantadue giorni e il bomber argentino torna a rivedere la luce: nella lista dei convocati per la sfida di domani sera contro il Genoa, Spalletti reinserisce Icardi dopo tutte le vicende legate alla fascia da capitano tolta proprio pochi giorni dopo la sua ultima apparizione sul campo. E non solo, perché il tecnico ha annunciato anche un suo immediato ritorno da titolare nonostante il lungo periodo nel quale è restato lontano dal calcio giocato per vari (e discutibili) motivi. È quindi questa la notizia più importante che arriva dalla conferenza della vigilia, nella quale Spalletti ha sottolineato anche il comportamento positivo di Icardi nell'ultimo periodo e di come la squadra in questo momento sia unita per raggiungere l'obiettivo della qualificazione in Champions. Non tutti sorridono però: in mattinata la curva ha emesso un durissimo comunicato contro l'ex capitano, spingendo la società ad allontanarlo dalla squadra.
Le parole di Spalletti
Partiamo però dalle parole di Spalletti nella conferenza di questa mattina, quando scioglie tutti i dubbi e in apertura annuncia la novità: "Icardi è convocato. E domani è titolare. Ha avuto la reazione giusta, che è quella mentale. Conta poco il muscolo. Si è allenato domenica da solo, ieri è venuto a prendere le randellate, a sudare con tutti. Ora lui crede nella maniera giusta, sa che non tutto dipende da lui. In ogni momento, in ogni istante bisogna stare dalla parte dell’Inter. E lui adesso lo è". E fin qui quasi nulla di nuovo, se non per la maglia da titolare, dato che lo stesso Spalletti nel post di Inter-Lazio aveva confermato che la non convocazione riguardava solo una partita e che quindi da quella di domani sera sarebbe tornato pienamente a disposizione.
La novità riguarda le seguenti parole spese a favore di Icardi. Se domenica il tecnico aveva detto che l'argentino non vale Messi o Ronaldo, oggi fa un passo indietro in maniera convinta: "Una maglia da sola, come quella che avete messo sulla prima pagina della Gazzetta, non vale niente, ma dentro il contesto di una squadra vale più di Messi e Ronaldo messi insieme, soprattutto per noi. Per 1500 volte si è detto che è un giocatore fantastico e fondamentale, ma con la goccia di sudore sulla tempia". Un'investitura importante, soprattutto se viene legata anche al discorso successivo sul suo ruolo all'interno della rosa: "Icardi dentro la nostra squadra non solo può aiutare, ma può trascinarla. Ma se ci sta dentro. Però se sta a dieci km di distanza si fa fatica, se è avanti un metro noi possiamo seguirlo".
Il comunicato della Curva Nord
C'è però chi non ci sta, come la Curva Nord che in mattinata ha diramato un comunicato nel quale prende le distanze da Icardi e invita la società a cederlo il prima possibile, per evitare di andare ad "infettare" ciò che loro considerano il vero interismo. Non è la prima volta che il numero nove dell'Inter si ritrova faccia a faccia con gli ultras dell'Inter: in precedenza c'era già stato lo scontro verbale nel post partita contro il Sassuolo nel 2015, fatti ai quali l'argentino fece riferimento anche nella sua biografia che portò ad un'altra divisione con il tifo organizzato nerazzurro. L'ultimo scontro risale allo scorso febbraio quando la curva distribuì un volantino con un evidente messaggio ad Icardi ("Via i mercenari dall'Inter" ndr) dopo l'inizio del caso legato alla fascia da capitano. Per capire come verrà riaccolto a San Siro ci sarà da pazientare: domani Icardi scenderà però in campo contro il Genoa per provare a riallacciare un rapporto che sembra ormai esser segnato.