Il disastro della VAR e dell'arbitro Abisso non possono sicuramente passare inosservati, ma il match di ieri sera contro la Fiorentina per l'Inter e Spalletti può significare tanto. Il risultato finale di 3-3 è figlio di una decisione sciagurata da parte del direttore di gara della sezione di Palermo che, però, non deve assolutamente oscurare la prestazione dei nerazzurri su un campo complicato e contro un avversario altrettanto difficile che non perde da praticamente due mesi. Il tecnico di Certaldo andava a caccia di conferme dopo aver rialzato la testa tra campionato ed Europa League e, per buoni tratti della gara, queste le ha trovate grazie alle prestazioni di buon livello sopratutto del proprio attacco: senza Icardi, il reparto offensivo dei nerazzurri era sotto la lente di ingrandimento al primo test complicato e, in parte sembra averlo superato senza troppe difficoltà. Da registrare però anche qualche prestazione sottotono, su tutte quella di Dalbert che nel primo tempo a sinistra ci ha capito poco e nulla.
Perisic leader
L'avvio di partita non è di certo da ricordare, con la Fiorentina che dopo nemmeno 20" passa subito in vantaggio ma l'Inter dimostra di essere un gruppo coeso in questa fase di stagione e subito riesce a riprenderla grazie a Vecino: l'uruguaiano è forse la nota meno lieta tra le più positive, ma dimostra di essere in una fase positiva e di essere sulla buona strada segnando il secondo gol in due partite e mangiandosene uno clamoroso sul 2-3. La rimonta è completata da Politano e Perisic: l'ex giocatore del Sassuolo si inventa il gol con la sua classica giocata a rientrare sul sinistro per poi piazzarla, ma poi poco altro; chi invece fa decisamente meglio è Perisic che è di nuovo straripante a sinistra dove spesso non riescono a tenerlo i giocatori della Fiorentina e va nuovamente in gol, seppur si rigore. Ora quindi non è più un caso: l'assenza di Icardi ha sbloccato il croato che evidentemente è ai ferri corti con l'argentino, da capire però chi tra i due è destinato a restare in nerazzurro.
Male Dalbert
Come detto, la prestazione più deludente è senza dubbio quella di Dalbert: il brasiliano nel primo tempo è un pesce fuor d'acqua sulla fascia sinistra, con Skriniar chiamato a fare gli straordinari per mettere le pezze sulle disattenzioni del brasiliano. Nel secondo tempo decisamente meglio la catena di sinistra con l'ingresso di Asamoah che lavora maggiormente in fase difensiva rispetto all'ex Nizza che nella prima frazione si era concesso a qualche libertà di troppo in avanti conclusa con dei cross da film horror. Prestazione non eccellente nemmeno per Nainggolan che però lotta molto in mezzo al campo e recupera diversi palloni. Prestazione sufficiente per Lautaro Martinez che fa male quando deve tener su la squadra, migliora decisamente nel fraseggio e nel lavoro di sponda per i compagni che poi ripartono in velocità.