Genoa-Lazio potrebbe essere una partita abbastanza speciale, per Cesare Prandelli. Una specie di derby mancato. Il tecnico genoano sfiorò infatti la panchina della Roma nel 2004. Prima di scrivere pagine storiche con la Fiorentina, Prandelli venne ingaggiato dalla Roma. La malattia della moglie Manuela lo spinse però a dimettersi dopo poche settimane. Un anno dopo, l'attuale tecnico del Genoa andò alla Fiorentina ma chissà cosa sarebbe successo se avesse continuato con la Roma, quanti derby contro la Lazio avrebbe potuto giocare. E pensare poi che lo stesso Lotito lo cercò nel 2016, ma la trattativa sfumò. Oggi però Prandelli è il mister del Genoa e contro i biancocelesti si gioca punti importanti per la salvezza.
Dopo un periodo di assestamento, Prandelli ha plasmato la rosa sul 4-3-3, modulo che dovrebbe essere riproposto anche contro la Lazio. Gli undici titolari sono praticamente definiti, con un solo ballottaggio in mezzo. Si tratta del duello tra Bessa e Rolon. Con l'ex Hellas Verona, il Genoa potrebbe infatti adottare un più equilibrato 4-4-2. Nessuna incertezza negli altri ruoli del campo. Davanti a Radu, difesa a quattro composta da Biraschi, Romero, Zukanovic e Criscito. Radovanovic in mediano, al suo fianco ci sarà sicuramente Lerager, in goal contro il Bologna. Ai lati di Sanabria, spazio ai confermatissimi Lazovic e Kouamé.
In conferenza stampa, Cesare Prandelli ha parlato proprio del Genoa: "La squadra si sta allenando bene e sarà una gara molto difficile. Si parla solo di assenze nella Lazio. C'è il desiderio di fare una bella prestazione. Abbiamo voglia di iniziare questo finale di stagione in maniera importante. E’ il momento di farlo e noi siamo pronti. Kouamé? Deve capire quali sono le caratteristiche straordinarie che possono fare la differenza. La generosità va bene ma deve essere finalizzata a qualcosa di importante, a finalizzare le azioni. Lui può partire largo, può cercare la profondità. Lui sta lavorando per completarsi".
Proprio Kouamé è stato uno dei calciatori lodato da Simone Inzaghi nel suo intervento con la stampa: "Prandelli è un ottimo allenatore, lo stimo. Ora giocano col 4-3-3 o 4-4-2, hanno due attaccanti bravi come Sanabria e Kouame. Attaccano la profondità, dovremo fare attenzione". Simone Inzaghi ha poi parlato del difficile momento della rosa sul fronte infortuni: "Purtroppo è un momento così. Anche l'anno scorso ci siamo passati, a oggi abbiamo dieci giocatori che non possiamo portare che sono Wallace, Luiz Felipe, Bastos, Parolo, Milinkovic, Luis Alberto, Leiva, Berisha, Durmisi e Lukaku. Ho convocato solo Leiva, nonostante una caviglia gonfia, in disordine, un trauma dell'ultima partita. Domani vedrò se portarlo in panchina. Oggi non era in condizione per potersi allenare. Gli altri nove non sono in lista. Non può essere un alibi, andrà in campo una squadra competitiva contro un Genoa ostico".
Una formazione praticamente obbligata, dunque, per la Lazio. I biancocelesti scenderanno in campo con il 3-5-2. Davanti a Strakosha, la retroguardia a tre sarà formata da Patric, Acerbi e Radu. Milan Badelj sorveglierà la mediana, affiancato dalle mezzali Cataldi e Lulic. Romulo giocherà da ex e partirà sulla fascia destra, a sinistra Ballottaggio tra Durmisi e Marusic. Correa orchestrerà la manovra offensiva, difficile capire chi giocherà tra Ciro Immobile e Caicedo. L'attaccante azzurro non è al meglio e potrebbe essere risparmiato per la sfida di Europa League contro il Siviglia. Caicedo vive poi un ottimo momento di forma, motivo in più per farlo giocare dal primo.