Vincere al di là delle questioni interne. E' questo il dogma di Luciano Spalletti, che in conferenza stampa ha presentato la prossima sfida della sua Inter contro la Sampdoria. Il primo passaggio è una presa di posizione decisa sulla questione Icardi: "Vorrei parlare solo di campo. Va bene qualche finestra aperta, ma non devono creare visioni parziali sul nostro cammino. L'aspetto mentale ora conta molto, il nostro passato dice che quando ci sono troppe cose sulla testa della squadra poi le reazioni sono sempre inferiori a ciò che potrebbero essere. Dentro lo spogliatoio certe cose non devono entrare. Sguardo fisso perciò sulla Sampdoria, cliente scomodissimo, guidata da un tecnico di campo, molto bravo a inculcare i compiti individuali e il modo di stare in campo. Sa giocare bene a calcio, l'ho vista contro il Frosinone e credo si tratti di una casualità. Giampaolo è uno dei migliori tecnici della nostra Serie A, merita di andare in Europa".
Continua, Spalletti, sempre sul caso-Icardi: "Per noi ripeto è stata una scelta dolorosa e difficile da prendere. Per il ruolo che hai quando professionalmente ti chiami in un modo dentro a un contesto, è fondamentale essere giusti e corretti verso il gruppo, verso l'Inter. Dentro lo spogliatoio ci sono portoni aperti, ci diciamo tutto in faccia e direttamente. Si può dire che è stata presa una decisione non contro Mauro ma a favore dell'Inter. Grossomodo è quello che gli ho detto, non si possono spiegare tutti i particolari. Dobbiamo rendere conto ai tifosi, in ogni decisione che prendiamo, verso il movimento che ci permette di stare dentro certi meccanismi. La squadra va messa davanti a tutto. A voi piace chi fa gol, poi c'è anche il difensore che se agisce individualmente può andare in difficoltà. In difesa ci si divide i compiti, serve il supporto per il compagno. E per gli attaccanti il discorso è uguale, non ci sono solo le marcature. Si è arrivati a un punto nel quale non potevamo davvero fare più nulla. Icardi è un giocatore dell'Inter e useremo tutte le sue qualità".
Il mister dell'Inter parla poi di alcuni cambiamenti tattici senza Icardi: "Quando mi chiedevano se Mauro e Lautaro potessero giocare insieme, rispondevo che i due giocatori erano e restano simili per caratteristiche. Ora vediamo. Conta come Martinez va a prendersi il pallone a Vienna per andare a battere il rigore, dopo averlo sbagliato contro la Lazio. E' forte, fuori area si vede che è più disinvolto rispetto a Mauro, poi bisogna vederne il peso in area. Mi è già capitato in passato di avere tre attaccanti da quaranta gol e comunque lottare per la salvezza. Non vuol dire che si può fare a meno di Icardi, fino a quando sarà qui vorremmo usarlo perché è una forza in più. Dovremo essere bravi a farlo convergere verso la squadra e non verso se stesso".
Infine, Spalletti ha detto la sua su possibili soluzione tattiche al di là di Icardi: "Quelle che abbiamo a disposizione sono sotto gli occhi di tutti. Politano a Reggio Emilia giocava in tandem davanti, sa fare la punta ma c'è anche Perisic per caratteristiche fisiche e atletiche. Confidiamo di poter usare tutte le nostre risorse. Keita stesso può farlo perché manovra. Sarri con Higuain ha preso proprio quel tipo di attaccante".