L'Olimpico è pronto ad ospitare l'andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Non sarà un impegno facile per la Lazio, decisa a fare bene in questa competizione e a cercare di migliorare il piazzamento dello scorso anno quando si fermò in Austria contro la Red Bull Salisburgo ai quarti di finale. I biancocelesti dovranno fare a meno di quelli che sono probabilmente due dei tre uomini migliori. Mancherà Immobile ancora ai box e Milinkovic Savic, uscito per un problema al quadricipite nella gara casalinga contro l'Empoli. Proprio come contro i toscani toccherà a Caicedo e all'ex di turno Correa provare ad ottenere un risultato importante in vista del ritorno al Sanchez Pijuan.
I capitolini stanno attraversando tutto sommato un buon periodo di forma; arrivano dal passaggio del turno in Coppa Italia e da due vittorie, di misura, ma importanti a livello di classifica contro Frosinone ed Empoli. In entrambe le sfide il match winner della gara è stato Felipe Caicedo e anche contro gli andalusi l'ecuadoriano vorrà riconfermarsi. Meno benevole sono state, invece, le ultime settimane del Siviglia, reduce dal passo falso in casa contro l'Eibar, gara nella quale ha dovuto rimontare due gol di svantaggio. I rojiblancos non vincono da tre gare di fila e, oltre al pareggio già detto in precedenza con la squadra basca, hanno rimediato due sconfitte: una con il Celta Vigo e l'altra in Copa del Rey contro il Barcellona al Camp Nou.
Lazio che non ha un buono storico contro le squadre provenienti dalla Spagna. I biancocelesti hanno vinto solamente una sola gara delle nove disputate contro compagini iberiche (correva l'anno 2009 ed ebbero la meglio sul Villarreal per 2-1). Il Siviglia, invece, ha un ottimo feeling con l'Europa League essendo riuscita nell'impresa di conquistarne tre consecutive dalla stagione 2013/2014 alla 2015/2016.
Nonostante le due assenze pesanti Simone Inzaghi non rinuncia al suo classico 3-5-1-1 con Strakosha tra i pali difeso da Radu, Acerbi e Luiz Felipe. A centrocampo Marusic e Lulic occupano le fasce ai fianchi di Parolo, Luis Alberto e Lucas Leiva. In attacco fanno coppia Caicedo ed el tucu Correa.
Pablo Machin adopera un modulo simile, ma rispetto al suo collega italiano toglie un uomo a centrocampo per posizionarlo sulla trequarti. È un 3-4-1-2 quello degli andalusi, Vaclik è l'estremo difensore e la retroguardia è formata da Kjaer, Mercado e Carriço. Sulla mediana operano Banega e Mesa mentre Jesus Navas ed Escudero partono più larghi. Vazquez si posiziona alle spalle del tandem che vede come attori protagonisti Wistam Ben Yedder e l'ex Milan Andre Silva.