L'Inter si inserisce per Darmian. Beppe Marotta sta pensando al primo sgarro da dirigente nerazzurro alla Juventus. La dirigenza nerazzurra ha messo gli occhi su Matteo Darmian, laterale ex Torino attualmente in forza al Manchester United. Il classe '89 ha voglia di tornare in Italia e la Juventus sarebbe vicina a prelevarlo con la formula del prestito con diritto di riscatto. Gli inglesi vorrebbero invece l'obbligatorietà dell'operazione. Ecco dove Marotta cercherà di fare leva. Offrendo un ingaggio più alto al giocatore, l'idea dell'AD nerazzurro è quella di un prestito a tre milioni ma con riscatto certo a otto. Per ora la situazione è in stallo, la Juventus si è infatti mossa da più tempo sia con il club inglese che con il giocatore.

Marotta è molto attivo anche per sul fronte uscite. Uno dei nomi forti per lasciare l'Inter è quello di Roberto Gagliardini. Il mediano ex Atalanta non è mai riuscito a ritagliarsi il proprio spazio in maniera continua, trovandosi spesso costretto a cedere il proprio posto ad altri atleti. Nella giornata di ieri, Gagliardini è stato chiesto in prestito dalla Fiorentina. L'Inter ha però congelato la trattativa. Innanzitutto, perché il calciatore potrà partire solo in caso congrua offerta. Poi, motivo ancor più importante, senza di lui i nerazzurri sarebbero poi costretti a trovare un sostituto. Prendere un calciatore poco funzionale al progetto e solo per "tappare il buco" non piace alla dirigenza meneghina. Inutile poi sperare di riuscire a piazzare un colpo importante in questa sessione di mercato.

Mentre la dirigenza lavora sul mercato, Luciano Spalletti deve capire la situazione di Lautaro Martinez. Il toro vive sempre la parte del comprimario ma, vista la penuria di goal, la sua mancanza di minuti giocati appare più stridente. Se a questo si aggiunge che Lautaro segna ogni 118', ecco che la situazione si fa più seria. Il problema dell'utilizzo dell'argentino è prettamente tattico. Spalletti lo ha messo alle spalle di Icardi, senza brillare, mentre un eventuale attacco a due non rientra nelle corde del tecnico toscano. Ciò che è certo è che il mister nerazzurro non può più evitare la questione, decidendo una volta per tutte il destino del ragazzo.