Il 2-0 di due settimane fa avrebbe potuto arrestare la dose di entusiasmo in casa Inter, dopo sette vittorie di fila, ma i nerazzurri si sono dimostrati squadra tosta e tenace in grado di reagire e di vincere in meno di sette giorni contro Lazio e Genoa mettendo in campo delle ottime prestazioni. Due vittorie con otto gol fatti e zero subiti che portano i nerazzurri alla sfida di questa sera alle 21 contro il Barcellona con il sogno e la speranza di compiere un'impresa, un po' come nel 2010 in occasione del 3-1 in semifinale. La situazione è un po' diversa, con i nerazzurri non ancora al livello della corazzata di Mourinho e un Barcellona molto più forte della squadra di Spalletti che però rischia di dover fare a meno, dopo aver saltato anche il match d'andata, di Leo Messi: la "pulce" non ha ancora recuperato al massimo dall'infortunio al gomito, ma è stato comunque convocato e le chance di vederlo in campo non sono così remote. A parlare sarà il campo, che potrebbe anche regalare con 180' di anticipo il pass per gli ottavi ai nerazzurri: in caso di vittoria e di pareggio in Inghilterra tra Tottenham e PSV, l'Inter sarebbe aritmeticamente qualificata. Sogno o possibilità?
Qui Inter
A proposito di parallelismi con l'Inter del Triplete, in conferenza stampa Spalletti ha parlato così di una possibile partita fatta soltanto da contropiedi: "Secondo me non è giusto aspettare. Siamo partiti un anno e mezzo fa, stiamo andando nella direzione giusta. Facile dire 'mi ammucchio e riparto', ci vogliono giocatori di gamba che fanno 100 metri di allungo e poi la capacità di segnare tutte le occasioni. La strada da seguire in realtà è quella del Barcellona, loro sono un riferimento anche in altri sport, figurarsi se non lo sono per noi". Prosegue poi il tecnico: "Al Camp Nou non siamo riusciti a tenere il pallone a lungo una volta riconquistato, qui dobbiamo fare meglio. Poi dipende dal tipo di pressione che si porta: quando la palla ce l'ha il portiere loro, si deve andare in avanti. Poi, se la pressione è fatta male si gira il culo e si torna indietro".
Per quanto riguarda la formazione, i dubbi principali riguardano soltanto chi schierare alle spalle di Icardi nel 4-2-3-1: Nainggolan è rientrato contro il Genoa, trovando anche il gol, e potrebbe scendere in campo dal 1' ai danni di Borja Valero che partirebbe dalla panchina. Nessuna novità nel resto dello schieramento: davanti ad Handanovic tornano sugli esterni Vrsaljko e Asamoah, con la coppia ormai collaudata Skrniar-De Vrij al centro. Davanti alla difesa tornerà Vecino al fianco di Brozovic, mentre insieme a Nainggolan, alle spalle di Icardi, confermatissimi Politano e Perisic.
Qui Barcellona
Se in casa Inter il dubbio riguardava Nainggolan, Valverde deve fronteggiare quello che riguarda Messi: l'argentino dovrebbe partire dalla panchina per poi subentrare a gara in corso, con Rafinha di nuovo titolare al suo rientro a San Siro. La formazione sarà quindi la stessa del match del Camp Nou: Pique e Lenglet in mezzo al difesa con Sergi Roberto e Jordi Alba sugli esterni; in mezzo al campo tanta qualità con Arthur, Sergi Busquets e Rakitic; davanti, insieme a Rafinha, ci saranno di nuovo Suarez e Coutinho.