L'Inter vince e convince. Può essere quasi una frase banale per descrivere la grande partita giocata contro la Lazio. I nerazzurri dominano allo Stadio Olimpico contro i biancocelesti, stadio e match che gli fu tanto caro cinque mesi fa in occasione dello scontro diretto per la qualificazione in Champions League. La squadra milanese ottiene tre punti importantissimi e aggancia il Napoli a quota 22 punti rimanendo a sei lunghezze dalla Juventus capolista. I capitolini rimangono quarti nella graduatoria a +3 dalla Fiorentina quinta.
Per quanto concerne il capitolo formazioni Inzaghi non rinuncia al suo classico 3-5-2 con Caicedo e Immobile a formare il tandem offensivo. Spalletti opta per il 4-2-3-1 con la sorpresa Joao Mario trequartista al posto di Lautaro Martinez relegato in panchina.
In avvio di gara è l'Inter a partire benissimo andando vicino al vantaggio già al terzo minuto di gioco con Vecino che, da solo a centro area, calcia altissimo. La Lazio fatica a creare gioco, ma in due minuti, intorno al quarto d'ora, Immobile ha due chance, ma una volta aspetta troppo nel passare il pallone e, nell'altra, calcia sull'esterno della rete. Al 28', dopo essere andati vicino al centro con Perisic, i nerazzurri trovano meritatamente il vantaggio. Icardi sfrutta una conclusione di Vecino rimpallato e con il pallone tra i piedi in area piccola non può sbagliare. Otto minuti più tardi è proprio il centrocampista uruguaiano a sfiorare il raddoppio di testa, ma trova la fantastica opposizione di Strakosha, mentre al 40' ancora l'ex Fiorentina sfiora la gioia personale, ma l'estremo difensore albanese risulta ancora decisivo. Sessanta secondo successivi un mancino di Brozovic da fuori area scaturito sugli sviluppi di un corner raddoppia le distanze dalla squadra biancoceleste.
All'inizio della ripresa i padroni di casa attaccano a testa bassa al fine di riaprire la gara e Cataldi cerca la rete su punizione, ma Handanovic è piazzato bene e risponde presente al tiro dell'ex Benevento. Caicedo va largo di testa su un cross perfetto di Lulic e Milinkovic Savic cerca il gol in mezza rovesciata, ma non trova nemmeno la porta avversaria. Dopo qualche minuto senza occasioni al 65' tornano a squillare i nerazzurri con Politano che ci prova col destro, ma calcia alto. Al 70' l'Inter mette la parola fine alla partita con una ripartenza rapidissima capitanata perfettamente da Borja Valero che apre per Icardi, il quale si fa beffa di Lulic con una pregevole finta e batte ancora una volta Strakosha per la doppietta personale. L'ingresso di Correa cerca di smuovere gli animi nella squadra allenata da Inzaghi, con l'argentino abile nel saltare l'uomo e bravo a costruire gioco. L'ex Siviglia si costruisce un'occasione in solitaria, ma trova la respinta di Handanovic. Il portiere sloveno è decisivo ancora una volta poco più tardi sulla conclusione di Immobile. I biancocelesti attaccano a testa bassa quasi in maniera confusionaria e non riescono mai a trovare il guizzo per siglare il gol della bandiera.