Vietato pensare alla Champions e al Barcellona: l'Inter ha un Derby da giocare e da vincere che può risultare chiave per il cammino in campionato. La serie di vittorie arrivate prima della sosta, sei se si conta anche la Champions, ha messo l'Inter nelle condizioni di poter basarsi su una forza soprattutto mentale che permette ai nerazzurri di restare sempre in partita e di risolvere le situazioni più complicate. Questo ha portato la squadra di Spalletti a vincere partite come quelle contro la Spal che ha permesso di ottenere il terzo posto in solitaria e che l'Inter vuole difendere in questo Derby. I tre punti sono fondamentali contro il Milan di Gattuso per allungare sulla Roma, caduta proprio contro la Spal, per accorciare sulla Juve andando a -6, e per una questione di rivalità cittadina con la Milano rossonera. Dopo tanti anni il Derby torna ad essere un motivo di appeal per il nostro campionato, con due squadre che puntano in alto in campionato. Il verdetto lo darà il campo: fischio d'inizio alle 20.45.

Le parole di Spalletti

Parole da condottiero quelle di Spalletti nella conferenza stampa della vigilia, che evidenziano l'importanza di questo Derby per l'Inter: "Sono le grandi vittorie che ti fanno entrare nella storia dell’Inter, non i contratti. E la storia passa da queste sfide qui. Non temo niente, non abbiamo paura - ancora il tecnico -. Non rinuncerò mai a chiedere grandi cose ai miei, è fondamentale essere esigenti con noi stessi, chiedere grandi giocate, grande disponibilità, intensità e qualità. Giocheremo a viso aperto, l’obiettivo è la vittoria: quando sei convinto di quello che fai, non ci possono essere timori di alcun genere. Un successo domani varrebbe molto di più dei normali tre punti per quello che riuscirebbe a produrre nella testa dei calciatori. In questi giorni non abbiamo pensato né al Barcellona né al campionato. Abbiamo pensato solo al derby, una competizione a parte".

Spazio anche per elogi a Gattuso, sul quale dice: "Fa parte di quei tecnici bravi come De Zerbi, Simone Inzaghi, Di Francesco, Martusciello e Giampaolo. Il Milan gioca bene, ha principi di gioco simili a noi come ad esempio la costruzione bassa dell’azione e la ricerca del centravanti". Chiude la conferenza la domanda sul testa a testa Icardi-Higuain: "Si resta a bocca aperta con le loro giocate. Sono interista, mi tengo Mauro. Lasciamolo così com’è, perfetto per ottenere grandi risultati”.

La probabile formazione

Tutti convocati per il Derby di questa sera da parte di Spalletti che, con il lavoro specifico svolto in questi giorni, è riuscito a recuperare dal problema muscolare anche Vecino che ieri ha svolto la rifinitura con la squadra. Nonostante ciò nel 4-2-3-1 non dovrebbe esserci dal 1': davanti ad Handanovic l'unico dubbio riguarda chi schierare a destra tra Vrsaljko e D'Ambrosio, con quest'ultimo in vantaggio sul croato; la difesa è completata poi da Skriniar, De Vrij e Asamoah. Come detto, in mezzo al campo insieme a Brozovic non ci dovrebbe essere Vecino, ma Gagliardini: Spalletti non vuole rischiare l'uruguagio che dovrà giocare necessariamente al Camp Nou in Champions contro il Barcellona. Alle spalle di Icardi sono invece confermatissimi Politano, Nainggolan e Perisic.