L'Ottobre di fuoco dell'Inter

Come dovrà affrontare questo importantissimo mese la squadra di Spalletti a seguito della pausa per le nazionali

L'Ottobre di fuoco dell'Inter
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Di Lorenzo Schirru

Milan, Barcellona e Lazio. Tre partite e tre tappe che determineranno se l'Inter  di Luciano Spalletti è veramente quella squadra di ferro consapevole dei propri limiti ma che riesce a sfruttarli a suo vantaggio soffrendo quando c'è da soffrire e attaccando quando c'è da attaccare. Non è un caso, infatti, se le ultime partite della squadra nerazzurra hanno evidenziato una parità per quanto riguardo il possesso di palla e i tiri in porta, spartiti allo stesso modo con i propri avversari, ma che, alla fine, hanno visto proprio la formazione milanese uscire vittoriosa. 

C'è la mano strategica di Luciano Spalletti capace di risollevare una squadra partita acciaccata ancor prima di entrare sul terreno di gioco e di rigenerare un Mauro Icardi in netto miglioramento sia sul piano dei gol che su quello dell'aiuto ai propri compagni in fase di attacco e di difesa. Il capitano argentino è quasi l'emblema della sua squadra: partenza complicata ma tanta voglia di rifarsi ma, soprattutto, tanto cuore e tanta volontà. Se poi si mette in mezzo un Nainggolan che continua ad avvicinarsi al giocatore visto alla Roma nelle ultime stagioni ed un Politano che cresce e stupisce tutti, allora i tifosi interisti possono pensare al fatto che nelle prossime e decisive tre partite i propri beniamini saranno in grado di portare almeno 6 punti in saccoccia.

Non è un mistero che il Barcellona sembri quasi inarrestabile in campo europeo ma l'Inter è obbligata a tentare l'impresa o, per lo meno, a strappare un pareggio che profumerebbe di ottavi di finale. La squadra blaugrana la conoscono tutti, basta nominare le sue stelle più pregiata e che deliziano gli occhi di chi li guarda giocare con il pallone tra i piedi, ma la chiave per riuscire a resistere alla guerriglia spagnola firmata Valverde risiede proprio negli atteggiamenti che i ragazzi di Spalletti hanno messo in campo. Resta evidente che l'Inter non potrà mai giocare interi 90 minuti di calcio champagne a causa dei suoi stessi giocatori che aumentano la fisicità ma diminuiscono la qualità, diminuiscono le possibilità di contropiede avversario e aumentano le possibilità di far nascere una giocata decisiva dai piedi di un singolo: che sia Nainggolan, che sia Politano o Perisic o Vecino oppure Brozovic, l'Inter gioca e fa affidamento sul talento individualistico dei propri uomini. 

Una cosa resta sicura: la ripresa a seguito della pausa per le nazionali sarà al cardiopalma per l'Inter e i suoi tifosi che riempiranno San Siro proprio in occasione del derby della Madonnina. I biglietti sono già stati esauriti e lo stadio e i suoi spalti sono sold-out.  La squadra di Gennaro Gattuso ha messo in mostra un double-face che rende i rossoneri imbarazzanti e goffi in alcune situazioni ma forti e compatti in altre. Gonzalo Higuain è la stella dell'altra sponda di Milano e Suso è colui che accende quella stella. Meno brillante, invece, la difesa che deve ancora rivelare la sua vera entità, magari in un big match come quello di San Siro. La Lazio di Inzaghi, invece, al momento, resta la squadra che, nel terzetto, sembra meno paurosa. Tuttavia i biancocelesti non sono da sottovalutare nonostante un inizio di stagione decisamente lontano da quello dello scorso campionato. Milinkovic-Savic irriconoscibile così come Luis Alberto che non sembra essere in grado di saper incidere allo stesso modo con cui lo faceva nella passata stagione. Ottimi, invece, giocatori come Immobile e Acerbi. L'ex Sassuolo ha preso le redini della difesa e non fa mancare, quasi, l'assenza di Stefan de Vrij, mentre l'ex Torino continua a segnare come ha sempre fatto. 

La certezza di chi giocherà tutte le partite, districate in soli nove giorni, è Samir Handanovic che resta il giocatore con più minuti giocati: circa 900. Con 749 minuti, dietro lo sloveno, c'è Marcelo Brozovic che resta l'altro indiziato per giocare con coerenza e continuità i tre match. Mauro Icardi, che ha collezionato all'incirca 667 minuti, potevano anche essere di più se non fosse stato per l'infortunio di inizio campionato, sarà iò punto cardine dell'attacco su cui i tifosi e Spalletti dovranno fare affidamento se vogliono prendere l'intero bottino. Non è un caso che Milan Skriniar e Stefan de Vrij siano la coppia titolare: 720 minuti a testa e la certezza che sia una delle più forti del campionato. Probabile l'impiego di Joao Miranda, 450 minuti disputati, contro la Lazio. L'Inter si prepara per un fine Ottobre di fuoco