Archiviata la parentesi Champions - ieri i successi di Inter e Napoli - l'attenzione si sposta sull'Europa League. Nella serata odierna, in campo Milan e Lazio. A Francoforte - fischio d'inizio alle ore 21, direzione affidata all'olandese Gozubuyuk - la formazione biancoceleste affronta l'Eintracht. Si tratta di un incrocio al vertice, le due compagini sono infatti appaiate a quota tre dopo una tornata. La Lazio vanta l'affermazione di misura sull'Apollon, di prestigio il sigillo teutonico sul rettangolo dell'OM. Nel week-end, per la truppa di Inzaghi, scivolone capitale, netta battuta d'arresto nel derby con la Roma. Terzo sorriso in Bundesliga per l'Eintracht, quattro gol all'Hannover per risalire, almeno parzialmente, la china.
Eintracht
Hutter propone un 3-4-1-2 pronto a mutare in 3-5-2 in fase di non possesso. Sulla trequarti l'estro di Jovic, talento chiamato ad accendere la coppia composta da Rebic e Haller. Fernandes e De Guzman detengono le chiavi del centrocampo, Kostic e Da Costa trovano casa all'esterno. Retroguardia a tre, a protezione di Trapp ecco Russ, Hasebe e Falette. Fuori causa Abraham, Salcedo, Chandler e Paciencia.
“Se sentiamo già l’attesa? Abbiamo iniziato a percepirla già all’inizio della stagione, non vedevamo l’ora di giocare queste sfide. Anche il pubblico non vede l’ora. Abbiamo cominciato facendo tre punti, ma ora affronteremo una squadra fortissima, la favorita del girone. Dovremo prepararla al meglio per fare bene. Meglio il Marsiglia o la Lazio? Sono le due favorite del gruppo. Già contro il Marsiglia abbiamo fatto una buona partita, ma anche la Lazio è andata bene. Ha cambiato molto dalla sfida con il Salisburgo, ci sono nuovi giocatori. Sono molto disciplinati, giocano con il 3-5-2, ma hanno una partita importante domenica con la Fiorentina, quindi bisognerà vedere chi giocherà, se schiereranno Milinkovic e Immobile", le impressioni dal fronte tedesco.
Lazio
Inzaghi applica il consueto turnover di coppa, qualche ritocco per non perdere in impatto fisico, per preservare alcuni elementi fondamentali nel cammino di A. Immobile cede lo scettro d'attacco a Caicedo, Badelj rileva Leiva in regia. Correa completa il pacchetto offensivo, le mezzali sono Murgia e Milinkovic, fresco di rinnovo. Caceres percorre la corsia di destra, con Durmisi e non Lulic a presidiare l'out mancino. Proto si posiziona tra i pali, difesa collaudata, Acerbi dirige Wallace e Bastos. Indisponibili Radu e Lukaku.
«Siamo tutti quanti arrabbiati, sappiamo cosa vuol dire a Roma un derby. Avevamo la fortuna di arrivare da cinque vittorie consecutive, ma è giusto analizzare la sconfitta nel modo migliore. Ce lo dobbiamo lasciare alle spalle il prima possibile, anche se sarà difficile. I giudizi nel calcio cambiano molto velocemente», questo il pensiero del tecnico.