Partita non brillantissima ma che ha portato altri tre punti all'Inter di Luciano Spalletti che sembra aver definitivamente svoltato dopo il periodo buio di inizio stagione. Ha parlato proprio l'allenatore della squadra nerazzurra.
"La squadra sotto l'aspetto della convinzione del carattere sono cresciuti anche se credo che all’inizio siamo stato troppo bassi. Rimprovero a Keita? So che a voi piace fare un po’ di casino però sono cose che si possono fare a fine partita. Siccome la squadra non riusciva a portare più in avanti la palla noi avevamo tutte e tre le punte parte. Io volevo solo che Keita e Politano accorciassero. Ci ha messo apposto le cose Keita quando entrato e si è messo seconda punta. Dopo che l’ho messo a destra si è esternato dal gioco e non riuscivamo più a trovarlo. Lui mi ha detto che se gli davano il pallone lui lo portava alla bandierina e lo teneva ma io ero dall'altra parte del campo e la comunicazione era quella che era. Ma era un modo di parlare convogliato dalla bramosia del momento. Si va sempre lì anche se dentro gli spogliatoi ci mordiamo va bene perché qualche volta succede. Ci garba “morderci” fra uomini".
"Sono contento di esser stato vicino alla panchina e ho potuto ammirare la Fiorentina che è stata la mia squadra del cuore fin da bambino e sono stato felicissimo di aver visto anche Antognoni".
"Il rigore è rigore. Non vi inventate nulla perché sennò io vi faccio vedere il rigore dell’anno scorso contro l’Udinese e quello che non ci hanno dato contro il Parma. La deviazione della palla c’è e quindi è calcio di rigore. Per una volta che ci danno rigore volete levarcelo".
"Alla Fiorentina dico bravi ma noi abbiamo vinto la partita meritatamente. Anche se abbiamo perso troppi palloni e abbiamo avuto anche noi degli episodi importanti così come li hanno avuti loro. Il gol loro l’hanno fatto con un po’ di fortuna, perché è stato figlio di una deviazione fortunoso per loro. Ma dico bravi, anzi bravissimi, perché anche Biraghi che a volte fa terzino, poi il mediano, poi la punta esterna, una squadra allenata benissimo, con un buon modulo e giocano un grandissimo calcio che ha riportato entusiasmo a Firenze. Abbiamo giocato poco su Mauro anche se sapevamo cosa fanno in fase difensiva, a volte siamo riusciti a giocare su Icardi e altre no ma quello che ci ha penalizzato sono state le palle perse con troppa semplicità. Con una squadra come la Fiorentina che sa sempre trovare l’uomo giusto sulle ripartenze non possiamo permettercelo. Dobbiamo mettere a posto questa cosa del possesso sulle palle in uscita".
"La situazione nuova in classifica? Non sono mai stato demoralizzato perché la mia futura storia è quella che o faccio risultato o finisco come tutti gli altri allenatori. Firmando il contratto ho ricevuto una squadra che io volevo. La squadra ce l’ho. Si va fino in fondo questi uomini".