Era la stagione 2009/10. Dopo anni passati a dominare in Italia ma a vivacchiare in Europa, l'Inter dell'allora tecnico José Mourinho si appresta ad osservare i sorteggi di Champions League. Piazzati nel gruppo F, i nerazzurri vennero accoppiati con Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev. Nonostante un inizio claudicante, l'Inter riuscì a superare i gironi, arrivando fino in fondo alla competizione e vincendo la Champions League grazie alla notissima finale di Madrid, dove una doppietta di Milito mise KO il Bayern Monaco di van Gaal. Erano altri tempi, ma quell'Inter "da Triplete" riuscì a sorprendere tutti e ad entrare nella storia.
Nella giornata di ieri, questi ricordi saranno sicuramente venuti in mente ai più caldi tifosi meneghini, pronti a riportare alla mente alcuni riferimenti che hanno in parte alleviato l'amarezza per un'urna di Nyon beffarda ed impietosa. Anche in questa edizione della Champions, quella del grande ritorno nerazzurro in Europa, l'Inter ha infatti sorteggiato il Barcellona nel girone e, in caso di miracolosa finale, sarà ancora Madrid - questa volta sponda Atletico - la cornice perfetta per rendere realtà il sogno. Pensieri, certo, ma a cui ci si può aggrappare per rendere meno amara la sentenza della Dea Bendata.
Analizzando più nello specifico i precedenti, quando si parla di Barcellona non si può non ricordare come detto la Champions League 2009/10. Nella fase a gironi, i blaugrana riuscirono a "matare" la creatura di Mourinho, pareggiando a Milano e vincendo al Nou Camp grazie ai goal di Pedro e Piqué. Diversa fu invece la storia nelle semifinali, dove il cuore nerazzurro ebbe la meglio: l'Inter perse infatti a Barcellona a causa di un goal di Piqué, vincendo però per 3-1 a Milano (Snejder, Maicon e Milito gli eroi meneghini). Andando ancora più indietro, il primo incrocio tra spagnoli ed italiani avvenne nella fase a gironi della Champions 2002/03. In quell'occasione, l'Inter di Hector Cuper perse 3-0 fuori casa, andando poi ad impattare a Milano, con uno 0-0 finale.
Più esigui numericamente i precedenti con il Tottenham, tutti ricchi però di colpi di scena. Il primo incrocio sportivo tra nerazzurri e Spurs avvenne nell'edizione 2010/11. All'andata, l'Inter di Benitez soffrì ma vinse addirittura per 4-3: Zanetti, una doppietta di Eto'o e Stankovic spinsero l'Inter, che si spaventò poi a causa della tripletta dell'astro nascente Bale. Al ritorno, van der Vaart, Crouch e Pavlyuchenko vanificarono la rete del momentaneo 2-1 di Samuel Eto'o. Un altro scontro diretto interessante tra Inter e Tottenham lo si registra anche nella stagione 2012/13, con i nerazzurri di Stramaccioni vicini al miracolo. Dopo un'andata di ottavi di finale conclusasi per 3-0 a favore degli spurs, l'Inter riuscì a rimontare a Milano, perdendo solo ai supplementari per un complessivo di 4-1.
Un solo incrocio sportivo, invece, quello tra Inter e PSV Eindhoven, datato 2007/08 e sempre in Champions League. Differentemente da Barcellona e Tottenham, in questa circostanza i nerazzurri si imposero sia all'andata che al ritorno. Nel match di San Siro fu una doppietta di Ibrahimovic a far sorridere l'ex tecnico interista Mancini, al ritorno ci pensò invece l'eterno ed implacabile Cruz. Al di là delle mere statistiche, c'è un altro dato che fa sorridere, nostalgici, i tifosi nerazzurri. C'è stato infatti un calciatore che, nel corso della sua carriera, ha vestito le maglie di PSV, Barcellona e poi Inter. Si tratta di Ronaldo il Fenomeno, talentuosissimo attaccante brasiliano rimasto legato ai colori nerazzurri.