Dopo il difficile esordio contro il Sassuolo che ha lasciato l'Inter a bocca asciutta, è tempo di apparire in casa, a San Siro dove ci si aspetta tutt'altra prestazione; avversario il difficile Torino dell'ex Mazzarri. 

Consapevole di non aver brillato, Spalletti si espone così nella conferenza stampa della viglia. 

Il tecnico parte dall'analisi della sconfitta: “Siamo una squadra forte, abbiamo l’obbligo di fare un campionato importante. Non so se siamo l’anti Juve come dite, dobbiamo prima essere l’anti Roma e l’anti Napoli visti i punti che ci hanno dato di distacco. Se si valuta l’ultima partita siamo l’anti nessuno, dobbiamo fare meglio”.

Domani l'avversario sarà invece il Toro: “Non è semplice giudicare il Torino, lotta sempre col coltello tra i denti. Dobbiamo essere bravi, cercare sempre la vittoria sia nel pulito che nello sporco. Non dobbiamo mai rinunciare a vincerla, bisogna essere pronti ad andare anche oltre”.

Spalletti spiega che saranno necessari dei cambiamenti: “Ci sono delle cose dove si può andare a prendere e a riconoscere quelle che sono state cose fatte bene e fatte meno bene e vanno poi valutate con quello che hai a disposizione. Siamo convinti di aver fatto delle scelte giuste con il Sassuolo, è chiaro che qualcosa non è andato bene”.“

Immancabili però alcune sicurezze:  “Abbiamo infastidito il sentimento degli interisti, li abbiamo messi in imbarazzo. Dentro questa partita c’è mancata un po’ di quel collaudato e di quelle certezze che avevamo conosciuto e superato durante la lotta per il quarto posto lo scorso anno. Il nuovo per funzionare deve appoggiarsi su delle certezze che vengono dallo scorso anno. Si sono messe in discussione anche quelle cose che avevamo avuto nell’ultimo periodo dell’ultimo campionato e questo imbarazza un po tutti. Conosco i miei giocatori e il modo di allenarsi mette tutto a posto”.

Il mister passa poi a parlare della condizione fisica dei suoi: “A parte Nainggolan stanno tutti bene, Skriniar ha recuperato totalmente. Keita si deve mettere a disposizione come tutti. Bisogna scegliere in una maniera corretta, servirà equilibrio. Il Torino farà la stessa partita fatta con la Roma. Dobbiamo fare attenzione sulle marcature preventive così come l’equilibrio della squadra. Andando a scegliere le caratteristiche questi comportamenti si possono aiutare o perdere”.

Spalletti si concentra però anche su alcuni singoli partendo da Nainggolan:  “È convocato, ma dobbiamo stare attenti perché la super visione dello staff medico del dottor Volpi, di assoluta qualità, che ha una valutazione in base all’infortunio, il suo modo di allenarsi. Dei rischi ci sono, valuteremo domani e durante la partita cosa c’è da fare”; poi Icardi:  “Tutto quello che si dice e che si fa è per andare ad abbracciare più soluzioni per portare beneficio all’Inter.È stato sempre un grande bomber, ha caratteristiche ben precise ma può migliorare. Secondo me, secondo noi, venire a dialogare crea più difficoltà ai difensori avversari”,  infine Dalbert uno dei protagonisti che più ha deluso all'esordio:  “Ha fatto una partita come altri giocatori, non vedo perché dare la colpa a lui. Può fare meglio, ha delle qualità, diventerà un grande calciatore. Deve fare tutte quelle conoscenze e deve saper convivere con le tensioni del nostro calcio per trovare equilibrio e dimostrare le sue qualità. Dopo non averlo fatto giocare lo scorso anno, se non ci avessi creduto avrei chiesto la sua cessione”.

Prima di tornare in campo Spalletti si congeda con una riflessione sulla VAR:  “Ci sono state delle modifiche per avere giustizia più obiettiva per tutti, si accettano le modifiche e poi comportarsi di conseguenza. Mi è dispiaciuta la sanzione, che accetto con rispetto, però ci sono rimasto male leggendo che io avrei lanciato pesanti offese perché non è vero. Anche qui ci sarebbe bisogno di rivedere la Var, ho detto il mio punto di vista che non è stato accettato, mi è costato anche caro. Abbiamo un regolamento interno, chi protesta e viene sanzionato deve pagare internamente un’altra multa”.