Rifinitura in terra di Spagna. L'Inter di Luciano Spalletti sbarca al Wanda Metropolitano, di fronte l'Atletico Madrid di Diego Simeone. Ultimi rintocchi in vista del debutto in A, 90 minuti per valutare forma e condizione. Assente di lungo corso è Radja Nainggolan, in dubbio la sua presenza per la prima di campionato. Allenamento specifico per Perisic e Vrsaljko, scorie mondiali da cancellare prima dell'ingresso in pianta stabile nell'undici. Discorso diverso per Brozovic. Vacanze ridotte, presenza in campo, questa sera, dal primo minuto. Brozo prende le redini del gruppo, è il regista designato. Nel 4-2-3-1 nerazzurro, si muove un passo oltre la difesa, è il punto d'appoggio per la linea a quattro a protezione di Handanovic. Al fianco del croato, Vecino. L'uruguaiano - possibile permanenza, stante la difficoltà nel concludere l'operazione Modric - garantisce corsa, inserimenti, recupero palla.
Asamoah avanza e occupa la corsia mancina nel tridente alle spalle della punta di ruolo, Mauro Icardi. L'ex Juve funge da elemento di equilibrio, può facilmente ripiegare a centrocampo. Sul versante opposto Politano, con Candreva in uscita e vicino al Monaco. Lautaro Martinez è il collante, l'elemento in grado di spezzare l'inerzia, di garantire a Icardi appoggio e rifornimenti. Miranda e Skriniar oscurano i pali dell'Inter, in corsia si muovono Dalbert e D'Ambrosio.
Di prima fattura anche la formazione biancorossa. Simeone schiera sostanzialmente il pacchetto arretrato titolare, con Godin a dirigere Gimenez. Filipe Luis si posiziona a sinistra, Juanfran va a destra. Saul è il perno in mediana, ha qualità per sviluppare il gioco. Le mezzali sono Koke e Rodrigo, Correa e Gelson Martins ai lati di Diego Costa. Non mancano le opzioni, in panchina troviamo gente del calibro di Lemar e Vitolo. Presente anche Kalinic, trattativa definita con il Milan nei giorni scorsi.
Fischio d'inizio alle 21.05, dirige lo spagnolo Hernandez Hernandez.