Nel cassetto Vidal, ufficialmente un nuovo giocatore del Barcellona, sull'altare Modric, sogno di una notte di mezza estate. Riflettori a Madrid, si attende l'incontro tra il fuoriclasse croato e Florentino Perez. Inter alla finestra, non immobile. Fioccano le alternative, doveroso un innesto nel settore di mezzo. A due settimane dall'inizio della Serie A, non può però passare in secondo piano il campo. Dopo il duello con il Chelsea, l'Inter bussa nuovamente alla porta dell'International Champions Cup. Alle 20.05, diretta Sky Sport, incrocio con il Lione, direzione affidata a Di Bello.
Le assenze delineano l'undici iniziale. Nainggolan è ai box, deve ritrovare la giusta condizione dopo i recenti problemi fisici. Out anche Borja, così come Candreva e Miranda. Margherita ridotta, Spalletti deve ancora ritrovare i nazionali Perisic e Brozovic. Il modulo è il 4-2-3-1, alle spalle di Icardi prende posizione Lautaro Martinez, lieta rivelazione di questo pre-campionato. Sull'esterno, il tecnico di Certaldo si affida a Politano e Karamoh. Freschezza e cambio di passo per creare superiorità. Asamoah viene confermato da centrale di centrocampo, Gagliardini è il regista designato. Difesa a quattro, almeno al fischio d'inizio. De Vrij e Skriniar oscurano Handanovic, i laterali bassi sono D'Ambrosio e Dalbert.
Il Lione di Genesio replica con il 4-3-1-2, Depay è il punto d'unione tra gli avanti e la zona nevralgica. Mariano e B.Traoré ultimano la manovra, Ndombele è il perno in mediana. Aouar e Tousart le mezzali chiamate a dare fosforo e idee. Tete e Mendy gli esterni di difesa, al centro Morel e Marcelo. Tra i pali Gorgelin.