Joaquìn Correa alla Lazio. Non è ancora fatta, ma la trattativa è ben avviata perchè questa frase diventi realtà. È questione di una manciata di milioni e i biancocelesti potranno avere in mano il sostituto di Felipe Anderson, individuato alcuni giorni fa in una trattativa che però fino a poche ore fa era rimasta segreta. Il lavoro sottotraccia ha però portato già i primi risultati e la sensazione è che si possa chiudere fra non molto tempo.

Una prima offerta al Siviglia, nera su bianco, è già arrivata. Circa 18 milioni di euro, secondo quanto riportato da diversi media, a fronte di una richiesta superiore degli andalusi. Ne servono almeno 20 per convincere definitivamente la controparte, l'accordo realisticamente verrà trovato con l'inserimento di alcuni bonus. Al momento il vero scoglio è rappresentato più dalla volontà dell'argentino di tornare in Serie A, ancora incerta e tutta da sondare, anche sotto il profilo economico. Nei prossimi giorni sono attesi quindi nuovi aggiornamenti, per una pista che all'improvviso è diventata caldissima.

Intanto Simone Inzaghi, in attesa del Tucu, sta preparando la nuova stagione. Oggi i biancocelesti sono scesi in campo in versione sperimentale per affrontare la Triestina nel loro ritiro, in un'amichevole vinta per 3-0. Reti di Minala, Immobile e Lulic, ma anche buone risposte dalla maggioranza dei nuovi arrivati, con le gambe che piano piano stanno iniziando a girare. Proprio il bomber italiano autore del secondo gol odierno si è concesso ai microfoni dei media, dopo il match. In particolare, come riportato da lalaziosiamonoi.it, in un passaggio è arrivata la smentita riguardo ogni potenziale voce di mercato: "L'ho detto a fine campionato, quando uno fa così bene e segna così tanti gol è normale che venga corteggiato. Sono rimasto sereno, sono felice e orgoglioso di quanto fatto. Io, il ds e il presidente sappiamo come stanno le cose. Sono stati loro a chiamarmi, ci fidiamo l'uno dell'altro, di ciò sono felice. Ho firmato a novembre, rifare il contratto dopo 10 mesi è un motivo d'orgoglio per me". Il Milan, o chi per i rossoneri, è avvisato.