Inter, cosa dice la sfida contro lo Sheffield

L'analisi dell'amichevole giocata in terra inglese da parte dei nerazzurri

Inter, cosa dice la sfida contro lo Sheffield
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Di Lorenzo Schirru

Lavori in corso all'Inter; il tecnico della squadra milanese, Luciano Spalletti, ha potuto finalmente vedere dei buoni passi avanti contro la pronta, dura e ostica squadra inglese, lo Sheffield United, in attesa di scoprire, nella giornata di domani, quale sarà la prima avversaria della nuova Serie A.

FORMAZIONI INIZIALI - Sheffield United: Henderson (sostituito al 46' da Moore); Baldock (sostituito al 79' da Freeman), Stevens, Fleck, O’Connel, Basham, Lundstram (sostituito al 61' da Duffy), Evans, Clarke (sostituito al 79' da Sharp), Egan (sostituito al 70' da Stearman), McGoldrick (sostituito al 70' da Holmes); 5-3-2. Inter: Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij (sostituito al 69' da Ranocchia), Skriniar; Candreva (sostituito al 63' da Zappa), Gagliardini, Emmers (sostituito al 87' da Pompetti), Asamoah, Dalbert (sostituito al 10' da Roric); Martinez (sostituito al 77' da D'Amico), Icardi (sostituito al 77' da Colidio): 3-5-2. 

ANDAMENTO DEL MATCH - Dopo il riscaldamento pre-partita e le classiche foto di rito, il match inizia con l'Inter che attacca; si nota una certa pericolosità da parte di Candreva che è proprio il primo giocatore nerazzurro che tenta di mettere in difficoltà la difesa di casa. Icardi pressa alto e con costanza mentre Lautaro Martinez cerca di restare leggermente più arrettrato rispetto al suo connazionale. Ma dopo un tiro non andato a buon fine di Antonio Candreva, il gioco si ferma: Dalbert resta a terra a seguito di uno scontro fortuito contro un avversario che ha scaturito un infortunio alla spalla. Uscita in barella e cambio obbligato dopo poco più di dieci minuti per Luciano Spalletti che decide di mettere nella mischia il giovane Roric. Lo Sheffield viene fuori e nei successivi minuti, oltre a tenere in mano il pallino del gioco, crea le azioni più pericolose della prima metà del primo tempo. L'Inter non si sbilancia e tenta di far dialogare i propri giocatori nonostante Handanovic si prenda qualche rischio di troppo. Alla mezz'ora lo Sheffield passa in vantaggio con la rete di David James McGoldrick che, sfruttando un buco difensivo, non sbaglia davanti a Samir Handanovic. Nonostante il seguente sinistro di Fleck, uscito di poco, esalit il pubblico inglese, l'Inter riesce a pareggiare con una bellissima azione: passaggio in profondità di Lautaro Martinez che in verticale trova l'accelerazione di Candreva che la mette al centro per Mauro Icardi che non sbaglia e trova l'1-1. L'Inter sembra essere rigenerata dalla rete del capitano e l'intesa migliora, in particolar modo fra i due attaccanti argentini della squadra di Lucaino Spalletti, oltre agli inserimenti pericolis e geniali di Xian Emmers. Il secondo tempo si attiene, inizialmente, ai ritmi del primo con un conseguente rallentamento finale. Ecco dunque i classici cambi che permettono alle due squadre di far rifiatare i titolari e di mettere in campo giovani prospetti. Nulla di nuovo se non la grinta di El Toro Martinez e dell'occasione nel finale dello Sheffield che con una botta da fuori area di Sharp va vicina al vantaggio. Handanovic, però, è pronto ed evita il vantaggio della formazione di casa. Finisce 1-1. 

ANALISI - L'Inter è ancora colpevole di una manovra lenta e troppo meccanica. Rimandato il giudizio in attesa dei rientri di Nainggolan, Brozovic e Perisic che, sicuramente, sapranno dare maggiori strappi alle azioni d'attacco della squadra nerazzurra oltre ad una maggiore tecnica ed un pallegio più fluido a centrocampo. Le note positive restano due: la prima è l'intesa che cresce di partita in partita fra Stefan de Vrij e Milan Skriniar che dimostrano di poter formare il nuovo muro interista. La seconda, invece, riguarda un altro duo ma, stavolta, quello di attacco, ovvero Icardi-Martinez; i due argentini hanno saputo dimostrare di saper giocare insieme, l'uno per l'altro, azionando varie azioni pericolose. Da lodare l'intuizione dell'ex Racing de Avellaneda che ha portato successivamente all'azione della rete del pareggio dell'Inter. Le richieste dei tifosi di vedere i due argentini insieme sono state, dunque, esaudite dal tecnico di Certaldo dimostrando come il feeling mostrato al dì fuori del campo sia confermato anche al suo interno. Non sufficente Roberto Gagliardini che riesce a sbagliare tanti passaggi ed esprime difficoltà in fase di attacco e di difesa. Emmers si distingue per un paio di giocate notevoli mentre Roric dimostra buona personalità nei ruoli in cui viene utilizzato. D'Ambrosio resta anonimo mentre Kwadwo Asamoah continua a dimostrare perché Luciano Spalletti lo ha voluto nella sua squadra: brillante di esperienza e di talento. Da aggiungere, infine, la mancanza, oltre di Nainggolan e dei vari nazionali, degli infortunati Politano, Borja Vlero, Karamoh e Salcedo. 

DALBERT - Come già detto, Dalbert è uscito dopo circa 10 minuti: questa mattina è stato sottosposto ad accertamenti clinico-strumentali presso l'Istituto Humanitas di Rozzano. Gli esami hanno evidenziato solo una forte contusione alla spalla destra del difensore nerazzurro. Le sue condizioni saranno valutate giorno dopo giorno.

SPALLETTI - Ha parlato, a fine match, il tecnico dell'Inter: "Stasera è andata molto bene perché loro sono già in grande condizione. Speriamo non si sia fatto male Dalbert. Abbiamo tenuto botta contro queste squadre che si avventano su ogni pallone, abbiamo anche cambiato qualcosa tatticamente ma la squadra si è fatta trovare sempre pronta. Abbiamo cercato di mantenere le stesse posizioni anche se le caratteristiche di Lautaro sono diverse da quelle di un trequartista che può anche arretrare ma ha fatto bene quel ruolo facendosi trovare anche in verticale, la posizione migliore per coesistere con Mauro Icardi. Penso che insieme abbiano fatto vedere buone cose, giocatori intelligenti che possono coesistere. Poi loro ci creavano qualche problema e abbiamo cambiato modulo ma abbiamo continuato a fare bene. Abbiamo trovato gli incastri giusti, le distanze corrette, per cui siamo abbastanza contenti. Per Dalbert dobbiamo valutare nei prossimi giorni, sembra niente di grave, il fatto che abbia subito un infortunio alla spalla poteva lasciar temere il peggio ma sono i rischi di questo periodo. Quest'anno lavoriamo molto sulla difesa a tre, ci abbiamo dedicato qualche allenamento e anche in campo quando lo abbiamo fatto ci siamo comportati bene, è un'opzoione che si può utilizzare ancora. Ora il Chelsea di Sarri, non l'ho sentito ma lo incontrerò volentieri. L'anno scorso gli ho visto fare il miglior calcio del nostro campoinato e sono contento che potrà mettere la sua qualità anche nel miglior campionato del mondo. Abbiamo giocato in uno stadio che regalava vampate, spinta e grande carica, noi abbiamo retto bene: la squadra si è fatta trovare pronta a reagire".

WILDER - Ha lasciato il suo giudizio anche Chris Wilder, allenatore dello Sheffield United: "Prima di tutto è stata una notte eccezionale per tutti noi come club, abbiamo affrontato uno dei giganti del calcio europeo. Poi è stata una partita vera, entrambe le squadre volevano vincere e giocare una buona partita. Per noi è stata una grande esperienza, abbiamo giocato contro una squadra forte difensivamente. Grande anche lo sforzo per chi ha organizzato il tutto e per chi è venuto a vederci. In mattinata avevo detto che sarebbe stata una grande serata di calcio per tutta la nostra regione; vedere 19mila persone in un'amichevole estiva è qualcosa di spettacolare".