Sono bastati pochi allenamenti e un'ora di gioco nella prima amichevole contro il Lugano a Politano per stupire i tifosi dell'Inter e, soprattutto, Luciano Spalletti. L'esterno romano, arrivato alla fine del mese scorso dal Sassuolo, non è stato invocato a gran voce, come invece è successo con Nainggolan, ma ha dimostrato fin da subito di non essere da meno. Spalletti voleva fortemente un esterno su quella fascia con caratteristiche diverse da quelle di Candreva, capace di puntare l'uomo e di saltarlo nell'uno contro uno grazie alla velocità e alla tecnica, e Politano corrisponde a questo identikit. Un sogno, come definito da lui, che si è subito trasformato in realtà quando è entrato ad Appiano Gentile lunedì scorso, facendo veder grandi giocate e la specialità della casa: sterzata sul sinistro e palla a giro sul secondo palo, alla quale spesso ricorre per finalizzare l'azione. Perché lui è capace anche di segnare, e all'Inter i gol degli esterni servono come il pane.
Oltre all'allenamento, Spalletti lo ha potuto provare nella prima uscita stagionale contro il Lugano. Politano ha giocato circa 60 minuti, a buoni ritmi, trovando una genialata su punizione (con Lautaro che poi si è fatto parare il sinistro) e l'assist volante per imbeccare il gol del raddoppio di Karamoh, che ha qualità simili e potrebbe contendergli il posto da quella parte, sulla fascia sinistra. Fascia sinistra che Politano fa spesso avanti e indietro, come ha dimostrato contro gli svizzeri: spesso ritornava in difesa per aiutare D'Ambrosio nei raddoppi, per poi provare a ripartire in velocità e con triangolazioni veloci. Ed è quello che proverà a fare anche domani nella seconda amichevole della stagione contro il Sion: Spalletti lo ha provato sempre nel 4-2-3-1 largo a destra, insieme a Colidio e a Candreva alle spalle di Lautaro, con buoni risultati come successo fino ad ora.
In caso di cambio di modulo, Politano è molto duttile e quindi potrebbe ricoprire diversi ruoli sul fronte d'attacco. Può giocare, oltre che a destra, anche come trequartista che fa tanto movimento, come seconda punta alle spalle di Icardi (ruolo nel quale ha segnato 7 gol in carriera, uno di questi anche alla Juve lo scorso anno), come esterno sinistro d'attacco, facendolo arrivare fino sul fondo e facendolo crossare di sinistro (il suo piede preferito) o, infine, anche da punta come falso nueve, anche se la concorrenza agguerrita in casa Inter non gli permetterà spesso di ricoprire quel ruolo. Insomma, un giocatore duttile e forte che a Spalletti sta piacendo molto: manca solo di vederlo su palcoscenici di alto livello.