"Il passato è passato. In campo ho dato tutto e se mi guardo allo specchio non ho nulla da ridire. Ho scelto l'Inter per la fiducia che mi ha dato la società. È stato il club a volermi di più. Mi piace il progetto e l'ambizione della squadra. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, voglio vincere con questa maglia". Stefan De Vrij sembra molto determinato ad iniziare un nuovo capitolo della sua carriera, con i colori nerazzurri cuciti addosso, ed a dimenticare gli anni trascorsi alla Lazio. Oggi è stato un po' il suo giorno nella sede del Biscione, visto che ha rilasciato le sue prime impressioni nella conferenza di presentazione di rito. Recuperiamo alcuni dei passaggi più interessanti di queste dichiarazioni, come riportate da TuttoMercatoWeb.

L'olandese esprime solidità in campo, ma anche nella grande sintesi ai microfoni. Domandato sull'influenza di Luciano Spalletti sull'arrivo a Milano, questa è stata la sua sintetic(issim)a risposta: "Sì, ci siamo sentiti. Ripeto che nessuno mi ha voluto tanto fortemente come i nerazzurri". Riguardo l'ambientamento del nuovo gruppo, invece: "Voglio conoscere tutti bene perché è importante fare bene come squadra. Provo ad essere un esempio nel lavoro e cerco di sorridere e trasferire positività. Siamo carichi ed ambiziosi, vogliamo crescere".

Inevitabile parlare un po' anche di altri club. Sul momento della rottura definitiva con la propria ex squadra, il difensore dice: "Non ricordo esattamente, circa due o tre settimane prima della partita finale". Ed a proposito di quel Lazio-Inter dell'ultima giornata, tanti appassionati hanno un po' storto il naso... "Non ci sono dubbi per ciò che ho fatto sul campo quella sera. Con i miei ex compagni ci siamo salutati bene". E poi in sede di mercato è impossibile non menzionare l'impatto dell'ultimo acquisto della Juventus, Cristiano Ronaldo: "Bellissimo per la Serie A. Sono contento, ma io mi concentro solo sull'Inter. Abbiamo appena iniziato a lavorare".

In chiusura, un paio di curiosità. La prima, è tattica: meglio la difesa a tre o a quattro? "Non ho una preferenza. Mi trovo bene con entrambi. Dipenderà dalle scelte del mister". La seconda, sulla scelta del nuovo numero di maglia, che per il classe 1992 sarà il 6: "È semplicemente un numero che mi piace".