Momento delicato, complicato e contorto per il Milan e Marco Fassone risponde alle tante domande dei tifosi rossoneri cercando di rasserenare la situazione in diretta su Milan TV. Mercato, proprietà, futuro in generale del club, l'a.d. del Milan prova a rispondere a tutti i quesiti e i dubbi che in queste settimane hanno alimentato voci, indiscrezioni, ipotesi e scenari.
Queste le parole di Fassone, a partire dai 32 milioni di euro versati da Elliott e non da Yonghong Li: "Per me è importante che i tifosi sappiano che i 32 milioni il Milan li ha ricevuti settimana scorsa. Ho l'account economico, il mio conto corrente in banca, è molto ricco di denaro. A me non riguarda se i soldi li ha versati uno o l'altro. Io devo stare attento a quello, che ci siano i soldi affinchè il Milan sia gestito bene, per pagare gli stipendi, per pagare i fornitori, per garantirmi di fare un briciolo di campagna acquisti. E questo ho. Dopodichè, chi me li mette? Lo staremo a vedere. Faccio l'amministratore delegato del Milan, me ne occupo e me ne curo quasi per 24 ore al giorno. Poi ci sono delle cose che passano sopra la mia testa e che riguardano la proprietà e gli azionisti. Su quello non voglio apparire evasivo, ma tante cose non le so neanche io".
Spazio al mercato, con il saldo tra entrate e uscite che dovrà essere praticamente a zero alla fine di questa sessione: "Reina, Strinic ed Halilovic sono comunque ottimi giocatori che Mirabelli aveva messo nel mirino e completato nei mesi scorsi. Al di là dei tantissimi nomi, quelle che sono le richieste dell'allenatore e del d.s. è quella di cercare di completare la rosa con tre inserimenti di qualità che a loro giudizio sono importanti. Molto importante che ci diciamo nuovamente tutti insieme che questo sarà un mercato di entrate e di uscite, che confluiranno insieme. on è venuto nessun giocatore, credo, nè da Mirabelli nè da me a dire che ha altri progetti e che vuole andare via. Se succedesse questo lo valuteremo con attenzione, perchè i giocatori devono essere convinti di rimanere e di indossare la nostra maglia. Mi auguro che non succeda, perchè i nostri progetti non cambiano di una virgola".
Ultimo, ma non ultimo, le speranze di ribaltare la sentenza Uefa al Tas: "Il verdetto della UEFA al Milan sembra ingiusto, per questo abbiamo deciso di ricorrere. Noi abbiamo dimostrato in questi 12 mesi di voler rispettare in maniera ferrea le regole, di assecondare quelle che sono le norme del FFP. Abbiamo presentato dei plan che dimostrano che nei prossimi 3 anni le perdite saranno più contenute rispetto al passato. Abbiamo cercato di portare tutti gli argomenti giuridici e manageriali per garantire questo. Non è stato bastevole. Mi auguro che al TAS si possa leggere la storia del Milan degli ultimi 12 mesi in modo diverso. Non saprei dire quali sono le percentuali, ma posso assicurare che lotteremo fino ad oltre il novantesimo".